Covid: appello Zingaretti a ristoratori, distanziate i tavoli

Ristoratori: ok appello ma tavoli già distanziati, fateci aprire a cena. Il 22 flash mob a Roma

“Vorrei ringraziarli perche’ hanno sofferto molto. Ora siamo tornati in zona gialla, l’appello che faccio e’ quello di distanziare i tavoli e di evitare gli assembramenti all’interno dei locali. So che e’ un costo economico, ma dobbiamo evitare i picchi pandemici. Torniamo alla vita, ma ricordiamo che il virus non e’ scomparso. Riprendiamoci la vita, ma ora non scherziamo per non tornare a chiudere. Ora facciamo un ultimo sforzo, sentiamoci impegnati in questa battaglia”. E’ l’appello rivolto ai ristoratori dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a margine dell’inaugurazione del Centro vaccinazione anticovid presso l’auditorium Parco della Musica a Roma.

“Ringraziamo il presidente della Regione Lazio per aver compreso gli sforzi che il settore della ristorazione, gli imprenditori e tutta la filiera dell’agroalimentare, hanno fatto e stanno facendo per superare la crisi economica dovuta alla pandemia. Certamente, non possiamo nascondere i ristori insufficienti ed evidenziare come gli operatori, fin dall’inizio dell’emergenza Covid, hanno attuato le normative e i dispositivi richiesti dal governo affinche’ ristoranti, pizzerie, gelaterie, bar e streetfood potessero lavorare a pieno regime e in sicurezza”. E’ quanto dichiara in una nota Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio. “In particolare, come Fiepet-Confesercenti, sensibilizziamo i nostri associati proprio su queste tematiche perche’ da una parte va difesa – in primis – la salute dei cittadini e dall’altra riattivata l’economia cittadina per mantenere il tessuto produttivo e i livelli occupazionali. Giusto rinnovare alle imprese che tutti dobbiamo fare attenzione e che la pandemia non e’ finita. Nel raccogliere l’appello del Governatore Zingaretti, aggiungiamo che in modo responsabile gran parte dei ristoratori applicano gia’ da un anno il distanziamento tra i tavoli, e per quei pochi che non dovessero farlo ribadiamo l’inasprimento delle sanzioni come del reso abbiamo gia’ richiesto alla Prefettura di Roma e agli altri organi competenti”.

Intanto i ristoratori sono uniti, da nord a sud, per chiedere la riapertura dei ristoranti e delle attività del divertimento oppure ristori immediati. “La situazione è insostenibile – sottolinea Pasquale Naccari, portavoce di TNI Italia Tutela Nazionale Imprese – ma continuano a mancare le risposte dalle istituzioni. Siamo persone civili, abbiamo sempre rispettato le regole e continueremo a farlo. La misura è colma e non possiamo assistere con le mani in mano al fallimento di un intero comparto. Chiediamo una gestione comunicativa della pandemia più seria: che sia solo il presidente del Consiglio Draghi a parlare alla nazione della situazione epidemiologica e di eventuali chiusure a aperture, non chiunque, tutti i giorni, a tv e giornali, gettando la popolazione nel panico”.

“Dopo i flash mob di Valeggio e Caltanissetta – ribadisce Naccari – lunedì 22 febbraio saremo a Roma per riprenderci la nostra dignità e davanti a Montecitorio pianteremo le tende, a oltranza, fino a quando il nuovo premier Draghi non ci darà le risposte che attendiamo, ovvero il superamento del sistema dei colori e ristori adeguati al fatturato”.

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