È stato un evento in pompa magna quello che ha avuto luogo qualche giorno fa a Piazza Venezia. È stato infatti inaugurato il cantiere della Metro C a piazza Venezia, alla presenza – tra gli altri – del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del Ministro ai trasporti Matteo Salvini. Tralasciando i tagli di nastro e le schermaglie politiche, ci sono addetti ai lavori che già guardano avanti rispetto al percorso già tracciato verso Clodio/Mazzini e prospettano soluzioni per massimizzare l’utilità e l’apporto alla mobilità della terza metropolitana di Roma.
Tra questi c’è MetroxRoma, comitato di super esperti da anni attento alle vicende che riguardano la “cura del ferro” della Capitale. L’attenzione del comitato, stavolta, s’è concentrata sulla tratta C2. Si tratta della diramazione (esclusa dall’appalto) che dovrebbe prolungare la Metro C verso Farnesina, oggetto da anni di dibattiti e prospettive anche per la possibilità del capolinea nei pressi dell’ospedale Sant’Andrea e l’eventuale nodo di scambio con l’anello ferroviario.
“Crediamo che sia indispensabile procedere con la realizzazione della tratta C2 parallelamente al resto della Linea. Questo non solo per portare un servizio di trasporto pubblico dignitoso sulla Cassia, ma anche per individuare un nuovo deposito anche a Nord della Linea. Il deposito di Graniti, infatti, inizia ad essere collocato in una posizione eccessivamente decentrata rispetto alla linea C, andando a cagionare, in prospettiva, non solo la regolarità dell’esercizio ma anche gli orari di apertura del servizio. Per andare da Farnesina a Graniti, infatti, i treni impiegheranno circa un’ora. Partendo alle 23:30 da Farnesina e ripartendo la mattina da Graniti alle 5:30, ciò significherebbe perdere quasi 3 ore a notte per le manutenzioni, tra rientro e partenza dal deposito e disalimentazione della linea. Ben la metà delle 6 ore complessive di chiusura notturna. Troppe per poter pensare, sul lungo termine, di poter fare l’ultima corsa alle 23:30. Nei finesettimana, poi, chiudendo all’1:30, si finirebbe per avere una chiusura effettiva alle 3:00 del mattino, con l’assurdo di far ripartire i treni appena un’ora dopo, alle 4:00 – spiega MetroxRoma – non solo, con la realizzazione di Venezia e T2 è prevista anche la fornitura di un rilevante numero di treni, che arriveranno ben prima della fine dei lavori, fino all’esaurimento della capacità del deposito Graniti. Insomma: serve un deposito Nord. Ma serve anche ripensare il capolinea Nord della Linea, oggi a Grottarossa, andando ad analizzare l’ipotesi di portare la linea alla stazione di La Giustiniana FS, come già immaginato nel progetto preliminare del 2008”.
Un discorso che, per il comitato, potrebbe essere impostato su un project financing, visto che il Comune di Roma potrebbe avere difficoltà un appalto integrato come quello dell’intera Linea C.
“Se si riuscisse a pubblicare una manifestazione di interesse per tale opera entro giugno 2024, grazie alla rapida realizzazione che avrebbe la tratta C2, stimabile in 6 anni avendo stazioni piuttosto superficiali, si potrebbe riuscire tranquillamente, tra approvazione, progettazione e fasi di gara, a vedere l’opera realizzata aprire insieme a T2 e T1” conclude il comitato.