Con l’ultima perturbazione salgono a milioni di euro i danni provocati nelle campagne italiane dal maltempo con l’anno appena iniziato che conta gia’ 27 eventi estremi tra grandinate, tornado, nevicate anomale, valanghe e bombe d’acqua che hanno colpito lungo tutta la Penisola. E il Lazio è tra le regioni più colpite dal maltempo. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
Le ultime precipitazioni hanno provocato a macchia di leopardo allagamenti nei campi coltivati anche per effetto delle esondazioni dei corsi d’acqua che hanno inondato i terreni di grano, orzo oltre ad erba medica con la necessita’ di provvedere nuovamente alle semine. Ma la pioggia non stop ha colpito anche la produzione di verdura e frutta, colpendo soprattutto le clementine che contano perdite oltre il 70% con punte del 100%. Senza dimenticare gli effetti disastrosi provocati dalla recente ondata di gelo sulle coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, finocchi, carciofi, radicchio e broccoli.
Si pagano gli effetti dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi con una piu’ elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.
Ed è in crisi tutto il settore della ristorazione. “Il risultato – sottolinea la Coldiretti – e’ che sono chiusi piu’ di 8 locali su 10 (81%) presenti in Italia fra bar, ristoranti, delle pizzerie e agriturismi, con un drammatico impatto su economia ed occupazione. Nelle regioni rosse o arancioni – precisa la Coldiretti – e’ consentita la consegna a domicilio o l’asporto, con limitazioni fino alle 18 per i bar che riducono ulteriormente la sostenibilita’ economica per giustificare le aperture tanto che in molti preferiscono mantenere le serrande abbassate”.