Se dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio “non arriverà un intervento forte sulle politiche sociali, rischiamo davvero che oltre 50 mila famiglie romane e 70 mila in tutto il Lazio ripiomberanno nell’assoluta povertà”. Lo scrive su Facebook il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola.
“Da settembre – spiega Di Cola – via il reddito di cittadinanza a oltre 2.200 famiglie romane, che si aggiungono alle 12 mila di agosto. Nei prossimi mesi ne seguiranno altre 38 mila. Chi avrà i requisiti potrà fare domanda per il supporto per la formazione e il lavoro, di cui al momento di concreto non esiste nulla, ma per tante famiglie povere non ci sarà più alcun sostegno da parte del Governo, a partire da quelle che pur lavorando si sono trovate nella condizione di dover ricorrere al reddito di cittadinanza. In tante – aggiunge – sono state escluse persino da dedicata a te, la carta una tantum di 382,5 euro per gli acquisti alimentari, che prevede un Isee fino a 6 mila euro, ben al di sotto della soglia prevista sia dal reddito di cittadinanza, che dalle nuove misure introdotte dal governo. Se dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio non arriverà un intervento forte sulle politiche sociali, rischiamo davvero che oltre 50 mila famiglie romane e 70 mila in tutto il Lazio ripiomberanno nell’assoluta povertà. Per questo contro queste scelte sbagliate, come su tanti altri temi, che disegnano un paese più diseguale, povero e più distante dai principi della Costituzione, la Cgil, insieme ad altre 100 associazioni, sarà in piazza a Roma per una grande manifestazione nazionale il prossimo 7 ottobre”, conclude Di Cola.
Il governo “toglie il reddito di cittadinanza a famiglie bisognose con altri 32 mila sms. Roma terza città italiana per nuclei colpiti”. Lo scrive su X (ex Twitter) la consigliera del Partito democratico alla Regione Lazio e coordinatrice della Segreteria Pd Roma, Emanuela Droghei. “Con benzina e carrello della spesa sempre più cari – aggiunge – la destra continua ad attaccare i poveri. Ma tanto per loro mangiano meglio”, conclude Droghei.