“Non si riesce a lavorare: è questo lo sfogo di Flavio Briatore per il diniego alla proroga dell’occupazione di suolo pubblico (Osp) per tavoli, sedie, ombrelloni e arredi del Crazy Pizza in via Veneto.
Non tarda ad arrivare la risposta della presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi: “C’è un procedimento in corso, la situazione è da valutare”. Bonaccorsi spiega: “Abbiamo in calendario un incontro per il rispetto delle norme, è necessario lavorare in maniera serena per il rilancio di via Veneto”.
Nell’aprile del 2022 Briatore ha presentato un progetto di Osp al quale Soprintendenza e Polizia Locale hanno dato parere negativo perché il posizionamento dei tavolini sul marciapiede, che prevedeva 3 aree distinte, avrebbe impedito il passaggio agevole ai pedoni.
L’imprenditore, scrive il Corriere della Sera, ha quindi fatto ricorso al Tar per “L’annullamento del silenzio-inadempimento del Comune di Roma – si legge nel ricorso – relativamente all'”istanza di rilascio di nuova concessione occupazione suolo pubblico – attività di somministrazione alimenti e bevande”.
Il Tar si è pronunciato sul ricorso dichiarandolo “improcedibile” ma ha condannato il Comune al pagamento delle spese di lite quantificate in mille euro.
In merito al tema delle occupazioni di suolo pubblico anche la Fiepet-Confesercenti di Roma scende in campo a favore dell’imprenditore evidenziando da un lato l’impasse della burocrazia,” lentezze che spesso impediscono di fare chiarezza su sanzioni e normative per le location che non rispettano i parametri stabiliti. Dall’altra, – continua Claudio Pica, presidente dell’associazione – va registrata la necessità da parte della politica – in particolare dell’Amministrazione Capitolina – di un intervento per avviare un nu vo regolamento che potrebbe permettere agli operatori in regola di sapere – prima dei termini di scadenza previsti per giugno 2023 – se mantenere o meno le Osp.
Per quanto ci riguarda, insieme ad altre associazioni di categoria, abbiamo unitariamente inoltrato sia all’Assessorato capitolino al Commercio che al Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive di Roma Capitale una richiesta proprio in tal senso. Auspichiamo quindi che s’intervenga velocemente al fine di permettere a molti operatori – come nel caso di Crazy Pizza di Flavio Briatore – di capire se poter continuare ad utilizzare lo spazio esterno”.