In piazza per fare chiarezza sulle chat con l’assessore alle Politiche abitative di Roma, Tobia Zevi. Uno striscione depositato a terra davanti all’assessorato al Patrimonio di Roma, riporta la scritta: “Stop sfratti, pignoramenti e sgomberi, riprendiamoci le case”. Su altri, tenuti in mano da alcuni manifestanti, si legge: “La casa è un diritto per vivere al sicuro”, e “No alla guerra ai poveri. Casa, reddito e salute per tutti”. Altri, invece, sventolano bandiere contro sfratti e pignoramenti. Si presenta così la manifestazione organizzata dal Movimento per il diritto all’abitare, e che ha visto la partecipazione di altre associazioni come Asia Usb, Unione inquilini e Nonna Roma.
“Stiamo parlando di un assessore che parla con i sindacati, le associazioni e i movimenti che si occupano del problema abitativo. Io lo vedo come un messaggio di partecipazione importante, se non c’è confronto non c’è democrazia”, ha detto Luca Fagiano, del Movimento per il diritto all’abitare
. “Sul Piano casa l’amministrazione Gualtieri – ha aggiunto – farà le sue scelte, probabilmente diverse da quelle che farei io, ma mi sembra di constatare che questo Piano, per quanto secondo me insufficiente rispetto ai problemi, probabilmente dà fastidio a qualcuno, e quindi viene attaccato. Nella chat – ha chiarito – non c’era nessun messaggio minaccioso o altro, manifestavo una mia insoddisfazione rispetto al piano, avrei voluto più risposte per gli sfrattati”.
“Abbiamo deciso di farlo qua perché questo è il luogo da dove è partito tutto: l’assessore Zevi ha deciso di utilizzare questo strumento particolare e rapido, come quello della chat. E poi perché dopo ci sarà un confronto tra la città tra gli assessori Zevi e Catarci sulla questione delle residenze, altra questione importante”, ha aggiunto Paolo Di Vetta, del Movimento.