È partita stamattina la bonifica dell’ex discarica abusiva nel parco di Centocelle di Roma, interessata dall’incendio del 9 luglio 2022. Il Comune chiederà ai privati il costo dell’intervento per una cifra pari a 150mila euro. A dirlo è sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante il sopralluogo di questa mattina insieme all’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi.
Sulla situazione di degrado al parco di Centocelle “procederemo in danno, abbiamo deciso una linea dura di tolleranza zero a fronte di privati che avevano avuto due anni per ripristinare i luoghi: gli faremo pagare gli interventi per un importo complessivo di circa 150 mila euro, e dopo la bonifica procederemo con gli espropri o con l’acquisto delle particelle private”, ha affermato Gualtieri.
Questa mattina, sono stati aperti i cancelli del parco per realizzare la pulizia dell’area, diventata una vera e propria discarica. “È uno degli oltre 250 interventi di ripulitura delle discariche abusive del territorio”, ha proseguito il sindaco. Infatti, nel Masterplan del parco di Centocelle è prevista la rimozione di tutte le attività non compatibili con il parco e le aree devono essere acquisite dal Comune di Roma: sia quelle di Cassa Depositi e Prestiti, il distributore dell’Eni espropriato la scorsa settimana, sia quelle dell’Ater con la quale è in corso una trattativa in atto per l’acquisto, sia quelle dei privati.
Con il Comune di Roma “abbiamo provato a trovare un’area dove fare un impianto di demolizione nell’ottica dell’economia circolare, avevamo proposto La Barbuta ma il ministero della Cultura ci ha completamente bocciato questa ipotesi”, ha spiegato l’assessora Alfonsi.
L’ intervento di bonifica avviato oggi e che interesserà progressivamente 14 siti degradati adibiti ad attività di autodemolizioni nel quartiere di Centocelle, è stato commissionato dal dipartimento al Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, e proseguirà per circa 20 giorni. Durante le operazioni verranno impegnati quotidianamente otto operatori con il supporto di tre mezzi speciali tra cui l’autocarro con braccio a ragno, l’ escavatore e il bobcat. Mentre, per gli autodemolitori abusivi, ovviamente “non verranno ricollocati – ha proseguito Alfonsi – perché stiamo parlando di attività che non hanno un titolo per la ricollocazione perché non potevano più operare”. Al termine dell’intervento saranno rimosse e avviate a trattamento e recupero di oltre 200 tonnellate di rifiuti, per un costo complessivo pari a 150 mila euro.
Dopo la bonifica del parco “procederemo con gli espropri o con l’acquisto delle particelle private”, ha spiegato Gualtieri. Nell’area, come noto “c’è la presenza degli auto demolitori, c’è stato un incendio e dopo c’è stata una mia ordinanza che imponeva a proprietari delle aree di ripristinare lo stato dei luoghi e pulire”.
