Ama paga un milione al mese per portare i rifiuti fuori dalla Regione
Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).
Attacco hacker: stazione Termini in tilt
I biglietti del treno ormai si comprano prevalentemente online, quindi non si può parlare di mega disagi per l’attacco hacker che da due giorni ha mandato in tilt i servizi di biglietteria fisica alla stazione Termini. Ma problemi ci sono stati comunque, le Ferrovie hanno consentito l’acquisto a bordo dei treni senza sovrapprezzo, le partenze e gli arrivi sono regolari e i canali di vendita online non hanno subito attacchi informatici. I timori sono semmai rivolti a se dovesse succedere il contrario o addirittura alla circolazione dei treni. Ma i disservizi non si sono fermati qui, oscurati o quasi anche i tabelloni con un avviso al loro posto di “prestare attenzione agli annunci sonori”, compresi quelli del personale che ai binari ha usato megafoni per avvisare i passeggeri. La procura ha aperto un’inchiesta, l’agenzia per la cybersicurezza esclude almeno per ora un legame con la guerra in Ucraina e parla di criminalità comune. Il corriere scrive che è stata “Rimandata l’inaugurazione del parcheggio da 1.400 posti su tre piani prevista ieri mattina. Sarà calendarizzato nei prossimi giorni assicurano dalla Regione”.
Cara spazzatura quanto ci costi
Il Messaggero scrive che ammonta a un milione al mese il conto che l’Ama paga per smaltire i rifiuti fuori della Regione. “Un conto che è soltanto destinato a salire se Roma e Lazio non si doteranno presto di una o più discariche. L’emergenza rifiuti – l’ennesima – è scattata dopo la chiusura del catino di Albano Laziale, disposto dalla procura di Velletri. E intanto ci sono i primi ritardi sulla raccolta che per ora hanno coinvolto il quartiere di Montesacro e la Cassia”.
Carminati e i segreti via Poma
“I segreti di via Poma nelle mani di Carminati” titola la Repubblica. “Tra le ombre del caso c’è anche il colpo messo in atto da Massimo Carminati al caveau della Banca di Roma nella città giudiziaria. Nella lista delle cassette di sicurezza da svaligiare c’era anche il nome dell’avvocato Caracciolo di Sarno. Delle 900 cassette Carminati ordinò ai complici di forzarne 147”.
Ancora baby gang
Ancora storie di bande giovanili sul Corriere sulla tratta della metro B “la gang delle bulle, il racconto di una istruttrice di palestra aggredita e minacciata” mentre il Messaggero racconta che “si radunano alla fermata Colosseo e compiono raid su tutta la linea. Una sorta di campo base da cui partire per fare su e giù per la tratta tra molestie e violenze”.
Le dimissioni di Pietromarchi
Si è dimesso il Rettore dell’università Roma 3 e a leggere la Repubblica il gesto perchè è dovuto al fatto che è “Impossibile lavorare. Luigi Pietromarchi lascia un anno prima e nella lettera di dimissioni scrive che il motivo è lo spirito divisivo che a partire dall’ultimo anno si era insinuato nell’ateneo. L’ormai ex Rettore parla di due parti che hanno direzioni differenti”. A Roma 3 la concordia non sembra essere di casa prima di Pietromarchi nel 2017 si era dimesso il suo predecessore per lo stesso motivo.