Termovalorizzatore: entro fine ottobre il bando, trattativa serrata fra Acea e Campidoglio

La gara dovrà assegnare la costruzione dell'impianto che sorgerà a Santa Palomba. Tre mesi per presentare i progetti.

Mese decisivo per capire le sorti del nuovo termovalorizzatore. Se condo gli annunci, anche se negli anni ce ne sono stati tanti, entro la fine di ottobre dovrebbe essere pronto il bando di gara per la costruzione dell’impianto che sorgerà a Santa Palomba e che sarà ca pace di smaltire 600mila tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati. Lo scrive ‘’La Repubblica’’. 

Le interlocuzioni tra il Comune di Roma e Acea, la società che ha partecipato alla manifestazione di interesse, sono ancora in corso. Tanto che l’assessora ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, nei giorni scorsi ha parlato di «trattative» tra l’amministrazione capitolina e la società controllata per il 51% dal Comune stesso. 

Trattative che stanno portando a un ritardo di due mesi, considerato che il bando doveva essere pronto per fine agosto. Il nodo da sciogliere riguarda la tariffa di conferimento dei rifiuti e altre questioni tecniche legate ai costi per realizzare l’opera a fronte dei rincari delle materie prime. 

Il Campidoglio ha formalizzato le sue richieste tra queste «una riduzione della tariffa di conferimento», come spiega Palazzo Senatorio a ‘’La Repubblica’’ , così da scongiurare un aumento della Tari che andrebbe a pesare sulle tasche dei cittadini «e un miglioramento degli aspetti tecnici dell’investimento». In pratica si stanno discutendo i dettagli relativi alla cifra che i Comuni devono pagare per le tonnellate di rifiuti che scaricheranno nell’impianto quando nel 2026, secondo la tabella di marcia, sarà ultimato. 

Da entrambe le parti vi è comunque ottimismo sulla chiusura positiva del negoziato entro la fine di ottobre. «Poi sono previsti tre mesi, più altri mesi per la presentazione del progetto definitivo e la partecipazione al bando di gara», come illustrato dal direttore del dipartimento Rifiuti di Roma, Paolo Giacomelli, in audizione in commissione Trasparenza. 

Di certo, chiarisce il Campidoglio, non si sta lavorando a un piano B. Nel frattempo però si è aperto un altro fronte, che riguarda il percorso che i rifiuti dovranno fare per raggiungere Santa Palomba. È stata ventilata l’ipotesi di utilizzare il Tmb Salario, nella frazione di Villa Spada nel III Municipio, per assemblare i rifiuti e metterli poi sulle rotaie della stazione Roma Smistamento, lo scalo merci e deposito dei convogli ferroviari accanto alla fermata della fu  Nuovo Salario. «Può essere una buona soluzione, ci sono gli spazi ed è un’area essenzialmente industriale», sostiene il direttore generale di Roma Capitale, Paolo Aielli. Quanto basta per spaccare la maggioranza capitolina con diversi consiglieri anche municipali sul piede di guerra: «No a soluzioni calate dall’alto». Questa non è altro che l’ennesima complicazione con cui fare i conti.

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