Provate a fermare un turista a passeggio per il centro storico di Roma e chiedetegli cosa pensa dell’Urbe. Acos, l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici del Campidoglio, lo ha fatto 687 volte e l’istantanea, scattata a meno di due anni dall’inizio del Giubileo, è drammatica: la Capitale è sporca, con pochi bagni pubblici e un wifi di fatto inesistente. o scrive Repubblica Roma.
I voti, compresi quelli che a prima vista vanno oltre l’asticella della sufficienza, raccontano una città in piena sofferenza. Come detto, il primo problema sono i rifiuti: i cestini stracolmi e i marciapiedi lerci valgono un punteggio di 4,9 su 10. L’indagine, svolta in autonomia dall’agenzia legata all’Assemblea capitolina, vira poi sui trasporti. Annota Acos: «È significativa la valutazione più bassa, quella della pulizia stradale. identica per turisti e romani: lo spazzamento delle strade offusca la Grande Bellezza». L’indagine, svolta in autonomia dall’agenzia legata all’Assemblea capitolina, vira poi sui trasporti. Il voto. in controtendenza rispetto a quello assegnato dai residenti, in questo caso sale: 7 a bus e tram. 7,3 alle metropolitane, 6,9 ai taxi.
La lettura di Acos spegne gli entusiasmi: «I servizi di trasporto pubblico loca le ottengono dai turisti voti medi ampiamente sopra la sufficienza e maggiori di quelli dati da chi li usa con maggior frequenza. Tale divario è facilmente motivabile con la differente area di spostamenti, circoscritta alle zone centrali della Capitale e a stazioni e aeroporti, dove l’offerta di trasporto pubblico e la disponibilità di taxi è maggiore rispetto alle periferie». Traduzione: a fare i conti con i disservizi sono soprattutto i romani che non vivono in centro, dove le corse dei bus sono molto meno frequenti e i tram un miraggio. Nota a margine; incrociando le va- lutazioni con le fasce di età degli intervistati, emerge «il basso tasso di utilizzo delle metropolitane da parte dei visitatori over 66 dovuto anche alle carenze degli impianti di traslazione (scale mobili e ascensori, ndr) della rete romana».
Si va di nuovo stabilmente sotto con la rete win gratuita, nelle altre grandi capitali una realtà ben funzionante ormai da anni, e lo stato in cui si trova la rete di bagni pubblici. «I due servizi risultano poco apprezzati: la rete wifi pubblica non raggiunge la sufficienza (5,6) per le note difficoltà di connessione e il voto medio sui bagni pubblici (5,5) denuncia la carenza di decoro in quei pochi che sono aperti e funzionanti», scrive l’Agenzia.
I pellegrini incrocino le dita: il tempo per migliorare, quello che divide il presente dall’apertura della Porta Santa, c’è. Ai fedeli la sentenza. Quello su cui ogni turista sembra invece poter contare è una solida offerta culturale. La notizia in questo caso è che i vacanzieri, pur frequentando meno dei romani gli spazi espositivi della Capitale, ¡i trovano decisamente più attraenti. Voti alti dunque: 9 al Palazzo delle Esposizioni a fronte del 7 assegnato dai residenti, 8,4 alla rete dei Musei civici a fronte dei 6,8 dei romani. Apprezzati parchi e ville: 7,8 contro il 6,8 degli abitanti dell’Urbe. Ha un peso, come visto, il basso tasso di frequentazione di queste location da parte dei turisti.