Fosse Ardeatine, un docufilm per non dimenticare

Il film di Visconti proiettato oggi dall’Accademia dei Lincei

Le voci dei parenti delle vittime, la rabbia popolare, il processo ai burocrati dell’eccidio. Questo e altro nel film documentario che segnò nel 1944 l’esordio di Luchino Visconti come regista. Parte di un più ampio lungometraggio (Giorni di Gloria) recentemente ritrovato negli Stati Uniti, il film di Visconti viene messo a disposizione dall’Accademia dei Lincei e proiettato oggi (ore 9.30, Aula Magna dell’Istituto Superiore Antincendi in via del Commercio 13), per il 71mo anniversario delle Fosse Ardeatine, agli studenti delle superiori che hanno partecipato ai percorsi della memoria organizzati dal Campidoglio. Il filmato, commissionato dall’esercito anglo-americano, dà conto dei principali fatti dopo l’eccidio, nella Roma già liberata dagli Alleati: il processo e la fucilazione di Pietro Caruso, questore della città, uno dei compilatori degli elenchi di ostaggi da trucidare alle Fosse Ardeatine; processo che si svolse a Palazzo Corsini, attuale sede dell’Accademia dei Lincei, e che vide l’esasperazione popolare spingersi fino al linciaggio (documentato nel film) del direttore del carcere di Regina Coeli. I processi al delegato Scarpato e a Pietro Koch, responsabile della Pensione Jaccarino, nota come “Villa Tristezza”, prigione fascista teatro di sevizie e maltrattamenti (dove lo stesso Visconti conobbe la reclusione). Nell’opera prima di Visconti c’è poi la tragica, meccanica evidenza dell’eccidio: il ritrovamento e la ricomposizione dei corpi dei 335 fucilati. E si odono le voci straziate delle donne, mogli e figlie delle vittime. All’incontro con gli studenti partecipano autorità, esponenti della Comunità Ebraica romana e delle associazioni partigiane, storici. Per il Campidoglio è presente l’assessore Paolo Masini (Scuola, Giovani, Memoria). (gc)

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