Nel Lazio record di provvedimenti di sfratto: quasi 10 mila

Rapporto Cisl-Caritas sul disagio abitativo, pochi fondi per chi in difficoltà

Roma è la città in Italia col maggior patrimonio edilizio. Insomma, un mare di abitazioni. La provincia infatti ha oltre 465 mila unità, il 3,2% del patrimonio edilizio di tutta Italia. Nel comune di Roma nel 2011, ultimo dato disponibile, ce n’erano 174 mila, con un aumento del 30% rispetto al 2001. Si tratta del 2,1% del dato nazionale, più del doppio rispetto a Milano. Eppure aumentano gli sfratti, in modo esponenziale, e diminuisce di due terzi l’accesso al fondo per il sostegno alle abitazioni in locazione. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da Cisl e Caritas sul disagio abitativo in Italia e presentata oggi.

Gli sfratti colpiscono duro il Lazio, e in particolar modo la zona di Roma, che si trova nelle prime posizioni di questa triste classifica. Dall’analisi dei dati riferiti ai provvedimenti emessi nel 2014 emerge che il maggior numero di questi si concentra in Lombardia con 14.533 provvedimenti (18,8% del totale nazionale), seguita dalLazio con 9.648 (pari al 12,5%) e dal Piemonte con 8.256 (10,7%).

Per quanto riguarda le richieste di esecuzione, la regione che fa registrare il valore più elevato nel 2014 è ancora la Lombardia, con 51.891 richieste (34,6% del totale); seguono l’Emilia Romagna con 20.750 (13,8%) e il Lazio con 13.251 (8,8%). La Lombardia è sempre la regione col maggior numero di sfratti eseguiti con 6.640 atti (18,4% del totale), seguita dall’Emilia Romagna con 5.472 (15,2%) e dal Lazio con 3.503 (9,7%).

Non aiuta il fondo per coloro che non ce la fanno a pagare l’affitto. Nel 2005, infatti al Lazio andavano oltre 25 milioni di euro, contro i 10 scarsi del 2015. I problemi economici, nel Lazio, sono il motivo principale che portano alla perdita dell’abitazione. Nel centro Italia, poi, più della metà delle persone che si rivolge alla Caritas e al sindacato inquilini della Cisl il Sicet, per avere aiuto, lamenta di vivere in strutture danneggiate.

Per la Caritas nazionale, il problema non va sottovalutato. Il direttore don Francesco Soddu dice che “nel 2006, l’11,6% delle persone che si rivolgevano alla Caritas denunciavano la presenza di  problemi abitativi. Gli ultimi dati disponibili, relativi al primo semestre 2015, denunciano la presenza di una quota molto più alta di persone, pari al 27% del totale, che deve fare fronte a problemi abitativi e alloggiativi, di varia natura e gravità. L’aumento è stato del 133%, in poco meno di dieci anni di tempo. E’ una spia di un problema crescente e soprattutto di un sistema di mercato e di politiche pubbliche con evidenti carenze”.

 

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