Roma, la strategia dei NAS per la tutela della salute nei locali

Dopo il caso-Gusto il comandante del nucleo NAS di Roma a RC: violazioni diffuse

A Roma, da dicembre 2015, il 40% dei ristoranti controllati ha commesso irregolarità igienico-sanitarie di cui il 5% gravi. Sono questi i dati ‘romani’ dell’offensiva nazionale dei NAS contro i locali sorpresi in condizioni igieniche deprecabili. Una strategia top secret pianificata lo scorso anno per tappezzare le grandi città di controlli – in primis Roma, Milano e Napoli – come quello che ha portato alla chiusura il famoso ristorante Gusto a P.za Augusto Imperatore che “riaprirà quando saranno pronti a dimostrare di essersi rimessi in regola” ha raccontato a Radiocolonna il Capitano Dario Praturlon, Comandante del Nucleo NAS di Roma.

 

Nella Capitale l’azione dei carabinieri del NAS ha toccato vittime eccellenti, dalla celebre Gastronomia Franchi in Via Cola di Rienzo alla catena Gusto, grazie a un azione capillare che ha coinvolto anche le ASL e l’ispettorato del lavoro dei carabinieri. “L’azione viene intrapresa con controlli programmati, in seguito a denunce o a segnalazioni anonime- ha proseguito il Capitano – visto che le segnalazioni possono provenire da esercizi concorrenti ci assicuriamo che nel breve termine anche i locali adiacenti vengano controllati”. Nel caso del ristorante a Piazza Augusto Imperatore i carabinieri hanno riscontrato uno sporco diffuso, anche pregresso, una scarsa pulizia complessiva, attrezzature vecchie e un’elevata superficialità nella gestione complessiva dell’igiene.

 

“L’azione dei NAS non è vessatoria e gli esercenti hanno la possibilità di sanare la propria posizione” ha tenuto a precisare Praturlon prima di sottolineare quanto la maggior parte delle sanzioni siano di lieve entità e si risolvano con una sanzione amministrativa.

Tra le violazioni più comuni troviamo la mancata applicazione del manuale di autocontrollo per le imprese di ristorazione, la mancata tracciabilità di prodotti, condizioni igieniche modeste e la tentata frode alimentare (quando alcuni cibi, per esempio, sono surgelati e vengono spacciati per freschi).

Capitolo canne fumarie: molti edifici storici di Roma hanno il vincolo architettonico e i locali sono indotti a usare sistemi d’areazione di fortuna, spesso in spregio a condizioni igieniche ottimali per l’accoglienza dei clienti. (Giacomo Di Stefano)

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