Isola Tiberina, il degrado degli abusivi

A due passi dal Lungotevere della cultura si affollano venditori di “tarocchi”

Un suk a cielo aperto. Così appare l’Isola Tiberina in questi giorni in cui i romani, per cercare un po’ di frescura dalla canicola estiva, hanno iniziato ad affollare il Lungotevere. Un’iniziativa che ha anche un afflato culturale, come dimostrano i 100 metri della cultura. Peccato che a minima distanza si affollino, sulla bellissima isola, venditori abusivi che provano a vendere a turisti e non i prodotti contraffatti, da borse a collanine, passando per abbigliamento e accessori per i cellulari. Fin dalle prime ore del mattino, infatti, i venditori di “tarocchi” prendono possesso dell’isola e non abbandonano più la propria postazione fin a notte fonda, nonostante il caldo opprimente degli ultimi giorni. Il 70% dell’offerta è rappresentata da borse contraffatte, con copie di tutte le principali griffe.

La domanda è semplice e diretta: è giusto che Roma offra ai turisti un’immagine di degrado così profondo, che va a sommarsi ai cumuli di spazzatura, alle strade disastrate e ai mezzi pubblici che non passano mai? La risposta, ovviamente, è no. Ma serve che qualcuno si faccia carico di risolvere la situazione una volta per tutte. La Capitale si merita un trattamento migliore e dovrebbe essere tutelata. Anche perché chi decide di investire, regolarmente, sul Lungotevere offrendo cultura e divertimento, vede il proprio sforzo svilito da uno spettacolo disarmante che si svolge quotidianamente a poche decine di metri di distanza. E magari qualcuno inizierà a interrogarsi se “il gioco vale la candela”. (MS)
 

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