Ama, Alessandro Solidoro amministratore unico

L’assessore Minenna ha scelto un “milanese” al posto di Fortini

Il nome l’ha fatto l’assessore Minenna: Alessandro Solidoro è l’amministratore unico in pectore di Ama. Classe 1961, attualmente presidente dell’ordine dei commercialisti di Milano, il manager dovrebbe essere nominato nella prima riunione del consiglio di amministrazione. Solidoro non è un tecnico dei rifiuti, non è un uomo esperto di differenziata e smistamento. No, Solidoro è un uomo di crisi aziendali, come si legge nel suo curriculum in cui dichiara di avere esperienza “nella gestione della crisi d’impresa, della consulenza tecnica in ambito contenzioso e nella governance e controllo delle imprese di medie e grandi dimensioni”.

 

Ed effettivamente i rifiuti necessitano di una strategia d’urgenza per impedire che si trasformino in catastrofe. Daniele Fortini, che può ormai essere considerato un “ex”, anche se formalmente rimane amministratore unico, ha dichiarato in commissione Ecomafie che “a settembre il comune dovrà indicare una discarica di stoccaggio dei rifiuti, per rispondere alla visita che gli ispettori dell’Unione europea faranno ad ottobre”. Una questione di proporzioni gigantesche, se si pensa alle polemiche relative alla gestione di Malagrotta e alla ventilata – ma sempre smentita – ipotesi di una sua riapertura.

 

Il problema però rimane, soprattutto perché a Roma si è deciso di chiudere la discarica senza prima avere una valida alternativa. Ora, l’ultima voce è che si potrebbe tornare al sito di Monti dell’Ortaccio, luogo che era già stato scartato in precedenza perché troppo vicino a Malagrotta e perché di proprietà di Manlio Cerroni, a capo del consorzio Colari e proprietario della stessa Malagrotta.

 

Che la situazione dei rifiuti sia giunta a un punto critico appare evidente anche dalla riunione informale avvenuta ieri sera a casa dell’onorevole Alessandro Di Battista, in cui Virginia Raggi, presente insieme al fedelissimo Daniele Frongia, sarebbe stata accusata di aver gestito male la situazione di Ama. In particolare per lo scontro Muraro-Fortini che, secondo il direttorio, si sarebbe dovuto risolvere prima con la rimozione dell’amministratore delegato. Ma, c’è da scommetterci, un po’ di nervosismo inizierà anche a trapelare per quanto riguarda la nomina di Paola Muraro ad assessore all’ambiente nonostante i legami con Ama dal punto di vista professionale. (Marco Scotti)

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