Turismo, 35.000 abusivi e b&b da incubo

Viaggio nelle nuove frontiere del turismo romano

Sta succedendo qualcosa di strano e, per certi versi, anche inquietante nel mondo del turismo romano: da una parte un esercito di b&b abusivi, per lo più gestiti da bengalesi, dall’altra un esercito – si parla di 35.000 persone, ma tenere i conti è impossibile – che ogni notte dorme a Roma senza essere stata debitamente registrata. Partiamo dagli affittacamere abusivi che hanno ormai colonizzato la zona di Termini, Castro Pretorio, Monti ed Esquilino. La modalità di avvio dell’attività abusiva è semplicissima: offrono “cifre pazzesche – come racconta una signora residente a Monti – dai 3.000 ai 5.000 euro: in molti ci sono stati, infatti sono diventati una specie di albergo gli appartamenti del secondo, del terzo, del quarto e anche del quinto. Ormai non esistiamo più, noi italiani o le nostre famiglie: qui intorno è tutto diventato così. D’altra parte, se anche uno volesse prendere un appartamento in affitto con il mercato così gonfiato come farebbe?”.

 

Le stanze sono piccole, fatiscenti, sporche. Su Tripadvisor c’è chi parla di pulci e zecche, mentre per una notte in una delle vie più brutte dietro la stazione Termini si arrivano a pagare 18,50 euro. I 3,50 euro sarebbero per la tassa di soggiorno, ma è inutile dire che nessuno dei gestori si sogna di pagarla. L’escalation dei prezzi arriva fino a 120 euro a notte, mentre tra i residenti delle case del centro inizia a montare la paura. C’è chi racconta che nel suo stabile un cittadino bengalese ha acquistato 12 su 24 appartamenti, facendone 100 stanze con bagno. Il problema è che, al di là dei pochi controlli, un palazzo studiato per reggere il peso di 24 famiglie, ce la farà a sostenere 100 bagni e almeno 300 persone in più? Speriamo che non si debba mai avere risposta negativa a questo quesito.

 

Per quanto riguarda i turisti irregolari, invece, la questione è più seria perché riguarda anche la sicurezza interna. Ogni notte, secondo uno studio di Federalberghi, dormono a Roma almeno 35.000 persone che non vengono registrate. Questo perché esistono piattaforme come Airbnb che ha schedato 18.000 appartamenti, con un’evasione fiscale da 200 milioni di euro e 35 milioni di tasse di soggiorno non pagate. In questo modo, eventuali terroristi che decidono di soggiornare a Roma per studiare obiettivi sensibili o per portare a termine i loro folli progetti possono tranquillamente affittare una camera, o una casa, in una zona anche centrale senza alcun obbligo di registrazione.

 

Federalberghi ha stimato che nella capitale ci sono 1.050 alberghi, che hanno consentito di far intascare, al comune di Roma, 123 milioni di euro di tassa di soggiorno soltanto nel 2016. Ma per combattere il “nero”, l’associazione di categoria ha messo a disposizione delle autorità competenti un software che permette di incrociare i dati e di evidenziare eventuale nero. Inoltre, Federalberghi ha anche aperto un portale, www.turismoillegale.com, su cui sono arrivate oltre 900 segnalazioni da gennaio a oggi. Un modo empirico per provare a contrastare un fenomeno, quello del turismo abusivo, che, oltre a produrre un danno patrimoniale per la città, rischia di esporre Roma a possibili attacchi terroristici. (Marco Scotti)

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