Un vertice di due ore e mezza tra Italia, Francia e Germania a Parigi prova a tracciare la rotta dei principali paesi europei in materia di immigrazione. Il 6 luglio, a Tallinn, si terrà la riunione dei ministri degli Interni dell’Ue. Intanto, però, è stata trovata “piena intesa” tra i tre paesi, con una regolamentazione delle azioni e dei finanziamenti alle Ong e nuovi fondi per permettere alla Libia un controllo più capillare delle coste. Infine, altro nodo fondamentale è il rilancio del piano di ricollocamento, in modo da non gravare esclusivamente sull’Italia soprattutto per i momenti di maggiore emergenza, quando gli sbarchi si susseguono e le nostre forze dell’ordine vengono impiegate massicciamente per dare la prima assistenza ai profughi.
Il governo Gentiloni, cui ha fatto eco anche il presidente Mattarella, sta chiedendo da tempo una maggiore attenzione in merito al problema migranti. Juncker ha definito “eroici” gli sforzi italiani, ma servono iniziative comunitarie condivise per riuscire ad arginare un fenomeno, quello migratorio, che sta assumendo contorni sempre più difficili da tenere a bada.
