Atac e quell’inspiegabile spreco da 200mila euro
Pubblicato un bando per spedire l’opuscolo “ATAC Vantaggi”. Perplessità dal web: non si poteva mandare in PDF?


Ieri, come raccontato da Radiocolonna, è partito l’iter per il concordato preventivo di Atac. I suoi conti sono approdati in Tribunale e i giudici avranno una settimana per valutare il passaggio allo step successivo: il piano industriale. Nonostante il clima d’incertezza che regna sulla municipalizzata, non sembra che in casa Atac si respiri un clima di austerity.
Il blogger Mercurio Viaggiatore ha scovato un bando di gara (il 103 del 2017) per il servizio di “spedizione di circa n° 500.000 opuscoli “Libretto Vantaggi”.
Ecco l’avviso di gara:
e la sezione del bando in cui si descrive l’oggetto e il valore stimato:
210mila euro, iva esclusa
Come riportato da Romanderground, l’anno scorso (2016) l’appalto se l’è aggiudicato Poste Italiane quale unico concorrente per un importo di 80.009 € +IVA (500.000 copie), l’anno precedente (2015) per un importo di 40.656 € + IVA (255.701 copie).
Soldi spesi per un servizio che è possibile visualizzare anche a questo link.
Nell’era digitale sorprende la decisione di investire risorse ingenti su un opuscolo cartaceo che, lamentano alcuni utenti, non arriva nemmeno a tutti gli abbonati.
“Quali motivazioni industriali ci sono dietro questa scelta? Non si poteva trovare una soluzione più economica e al passo coi tempi?” si chiede Mercurio.
La domanda è senza risposta e rimane l’amarezza per scelte aziendali difficilmente comprensibili che non fanno altro che aumentare lo scoramento dell’utenza e i dubbi sulla gestione dell’azienda.
A proposito dell'autore

Radiocolonna, Il Messaggero, Wired Italia. Tecnologia, politica e cronaca di Roma.