Roma: Corsie Sistine tornano ad antico splendore, svelato il restauro

Nel complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti all'inaugurazione del restauro delle Corsie Sistine dell'ospedale Santo Spirito a Roma.

E’ stato svelato oggi a Roma il Restauro delle Corsie Sistine nel complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’evento, che è stato aperto dai saluti del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, del ministro della Salute Roberto Speranza, del ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, del Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro e del direttore Generale della Asl Roma1 Angelo Tanese. L’Ospedale di Santo Spirito, il più antico d’Europa, svolge da oltre 800 anni una funzione di accoglienza e di cura nel cuore della città.Le sue corsie, integrate nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, sono un incredibile esempio di architettura civile e arte.

L’edificio, dopo decenni di incuria, necessitava di molteplici interventi architettonici di consolidamento oltre che di una delicata opera di recupero delle vetrate e degli affreschi. Questo straordinario intervento di restauro conservativo delle Corsie è stato realizzato dalla Asl Roma1, grazie a un finanziamento della Regione Lazio. “Riconsegniamo a Roma questo luogo alla vigilia del grandissimo evento spirituale del Giubileo 2025 e a pochi anni dal bimillenario dalla morte di Gesù.

Il ‘Santo Spirito’ racconta una storia di accoglienza lunga secoli che da sempre vede Roma protagonista nell’accoglienza di poveri, pellegrini, neonati abbandonati, rifugiati”, rimarca il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.”È un’aula straordinaria – dice la soprintendente Daniela Porro -, questa è la corsia storica dell’ospedale, una sorta di Cappella Sistina degli ospedali storici. Questi affreschi ci raccontano la storia degli anni 70 del quattrocento e le imprese volute dal Papa ma la storia continua, infatti questo palazzo è stato poi ulteriormente arricchito. È una giornata di restituzione alla fruizione di un complesso straordinario, un atto dovuto alla città e al Paese”.

“Da oggi sarà possibile visitare questo luogo che contiene un ciclo di affreschi di 1200 metri quadri, otto secoli di storia di accoglienza della città di Roma” sottolinea Angelo Tanese, direttore Generale dell’Asl Roma1. Le Corsie Sistine risalgono alla fine del XV secolo, quando Sisto IV della Rovere ebbe cura di far ristrutturare l’Arcispedale avvalendosi dei prestigiosi interventi dell’architetto Baccio Pontelli e dello scultore Andrea Bregno. L’edificio, costituito da due imponenti sale che prenderanno il nome dei medici Lancisi e Baglivi, è lungo 120 metri e largo 13. I grandi ambienti sono raccordati da un tiburio ottagonale sotto il quale emerge un elegante ciborio, probabilmente unica opera romana di Andrea Palladio, arricchito dalla pala d’altare dedicata a San Giobbe, eseguita da Carlo Maratta.

“Una grande sfida e un grande onore poter metter le mani su un’opera così importante e cercare di realizzarla con delle tempistiche abbastanza ristrette – racconta la restauratrice Maria Rosaria Di Napoli -. Abbiamo portato a termine i lavori in 48 giorni grazie alla collaborazione della mia squadra sia a livello tecnico che umano, il continuo scambio è stato fondamentale”. Oltre all’ingresso principale, il lato lungo apre su due maestosi portali, il più esterno del Bernini e quello interno, detto del Paradiso, opera di Andrea Bregno. Sul fianco esterno, vicino al portale di ingresso, è ancora presente la seicentesca Ruota degli Esposti. La struttura è impreziosita da un ciclo di affreschi realizzati da artisti di scuola umbro-laziale e da discepoli di Melozzo, Ghirlandaio, Pinturicchio e Antoniazzo Romano. Il ciclo pittorico, realizzato a partire dalla fine del ‘400, occupa una superficie di oltre 1.200 mq e si snoda lungo l’intero perimetro della struttura. Si tratta di oltre 60 scene che descrivono gli episodi più importanti delle origini dell’ospedale, l’Istituzione e il mito fondativo dovuti a Innocenzo III, la vita del giovane Francesco della Rovere, la sua nomina a cardinale, la successiva incoronazione a Pontetice col nome di Sisto IV, gli episodi salienti della sua politica internazionale e le gesta della rifondazione dell’ospedale e delle ‘fabbriche’ per la città di Roma.

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