Alberghi: cosa fare quando non ci soddisfano
Ecco i consigli di Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc


Tempo di vacanze e tempo di… fregature. Dopo un anno di lavoro arrivano le tanto agognate vacanze per riservarci sorprese non proprio piacevoli. Puo’ succedere. L’albergo non e’ proprio quello che si decantava nei depliant, le camere sembravano piu’ grandi, la qualita’ del cibo non e’ quello che ci si aspettava, e cosi’ via. Che fare? Adattarsi mugugnando e rovinarsi le vacanze? Oppure, cercare soluzioni? Si puo’ sempre cambiare albergo ma i costi raddoppiano perche’ il primo albergatore vuol essere pagato come il secondo. Contrattare una riduzione del prezzo pattuito? Si puo’ fare, sempre che l’albergatore sia disponibile e le lagnanze siano reali e non basate su aspettative personali. Ricorrere al Giudice di Pace? E’ possibile a patto di documentare i disservizi. Ecco cosa consiglia Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori. “Ovviamente la soluzione migliore e’ la prevenzione ma ora e’ troppo tardi, quindi, armarsi di santa pazienza e fotografare, raccogliere testimonianze e scrivere dettagliatamente tutto quello che non va. Al ritorno segnalare il tutto all’assessorato al Turismo di Comune e Regione, all’associazione turistica locale, alla Camera di Commercio, ai vari siti di classificazione alberghiera, e fare contestazione e pretesa formale attraverso una raccomandata A/R di messa in mora: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php”, si legge in una nota. (gc)