Hiv: studio rivela efficacia terapia con un farmaco in meno

Tra i centri di ricerca coinvolto lo Spallanzani di Roma

Meno farmaci per curare i pazienti affetti da Hiv. E’ questo il risultato degli studi Gemini, condotti grazie a un team internazionale e che in Italia ha avuto tra i principali centri di studio l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. Alla ricerca hanno partecipato 1.400 pazienti in tutto il mondo. A fine luglio saranno presentati i dati di due anni della ricerca, mentre quelli dei primi 12 mesi (già pubblicati su Lancet) hanno confermato come una cura a due farmaci (dolutegravir e lamivudina) sia più efficace di una cura a tre medicinali (dolutegravir, con tenofovir disoproxil fumarato/emtricitabina).

“Potremo iniziare il trattamento con un farmaco in meno, riducendo non solo l’esposizione ai farmaci per la persona con Hiv ma anche controllando meglio i costi legati alla terapia – commenta Andrea Antinori, direttore dell’Unità operativa complessa Immunodeficienze virali dell’Inmi “Lazzaro Spallanzani” Irccs di Roma – L’associazione dolutegravir-lamivudina è già stata autorizzata dall’Ema e nel prossimo futuro, probabilmente già al Congresso Ias di Città del Messico, dovremmo avere dati sul trattamento a 96 settimane e ulteriori indicazioni utili per comprendere cosa accade quando si effettua un cambio di terapia da un regime a tre a quello a due farmaci”.

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