Lazio: precauzioni per ristoranti, parrucchieri e spiagge.

Partenza a rilento: pranzo/cena solo su prenotazione. Saloni e beauty già esauriti per tutto giugno. Norme igienico-sanitarie per l’accesso al mare.

 

Fra il 25 maggio e il primo giugno è prevista la riapertura di ristoranti, parrucchieri e finalmente le spiagge, naturalmente secondo specifiche precauzioni ciascuno.

Quasi la totalità degli oltre 6 mila locali di Roma è pronta a rimettersi in moto già dal prossimo 18 maggio anche se una data certa finora non c’è.

La Fipe Confcommercio Roma ha messo a punto una serie di accorgimenti per poter tornare a lavorare in sicurezza nell’interesse dei clienti.

I tavoli saranno distanziati e le sedute, laddove possibile, potrebbero essere organizzate sul modello dei bistrot parigini ( seduti a fianco e non di fronte) Sulle tavole oltre ai classici, sale, pepe, olio e aceto  (in versione monouso) saranno presenti i gel, mentre i piatti, bicchieri, posate saranno sottoposti a lavaggi ad altissime temperature e prodotti ad hoc.

Alcuni locali stanno anche valutando la possibilità di effettuare diversi turni, sia per il pranzo che per la cena, diversificando anche il tipo di lavoro per i camerieri. Alcuni, infatti, nelle strutture più grandi, potrebbero essere impiegati solo per pulire ai tavoli e sistemare i coperti, altri per il servizio senza mischiare così le due mansioni.

Infine sarà incentivato l’uso del pagamento elettronico con carte di credito senza però obbligare il cliente a non poter saldare il conto in contanti, mentre – quasi certamente – i ristoranti inizieranno a lavorare solo su prenotazione.

Dal primo giugno inizia la Fase 2 anche per i 4300 parrucchieri e i 2.700 centri estetici che, secondo quanto riferisce ‘’Il Messaggero’’, hanno già quasi riempito l’agenda per il prossimo mese con gli appuntamenti, per i clienti ridotti alla disperazione e bisognosi di una mano esperta per rattoppare i troppi fai da te!

Le regole saranno ferree. A partire dalla sanificazione. Gli operatori indosseranno tutti visiera in plexiglass, mascherine e guanti che verranno cambiati dopo il trattamento di ogni singol cliente. Gli strumenti del mestiere – spazzole, pettini e forbici – verranno sterilizzati con prodotti specifici e autoclavi.

Gli asciugamani in cotone saranno sostituiti da quelli in carta-tessuto monouso. La mascherina sarà consigliata anche ai clienti, così come l’utilizzo dei guanti. Nei saloni più grandi ogni dipendente si occuperà di un cliente, senza passare in sostanza la mano a un altro collaboratore al momento del taglio o dell’asciugatura.

Le postazioni saranno ben distanziate: due poltrone libere per ogni ciascuna occupata. Per quanto riguarda gli orari: in una prima fase è verosimile credere che i saloni apriranno anche il lunedì. Infine i centri estetici dove tutti i dipendenti indosseranno i dispositivi di sicurezza e si procederà alla pulizia delle cabine dopo ogni singolo trattamento.

Infine per l’attesa riapertura delle spiagge si sta valutando un range di date tra il 25 maggio e il primo giugno. Mentre a Ostia, gli atleti degli sport acquatici (dal surf alla vela) chiedono alla sindaca Raggi di poter tornare in acqua ad allenarsi.

In particolare la Regione Lazio, sul fronte del mare, avrebbe concordato una strategia con le altre regioni del Centro e del Sud Italia, che registrano un numero di contagi e un valore del parametro RO – quello relativo alle cosiddette infezioni secondarie – molto contenuti. L’idea comune è di riaprire – tra il 25 maggio e il 1° giugno – non soltanto le attività chiuse in questi giorni come gli stabilimenti balneari, ma anche di garantire la mobilità tra questi territori, proprio per venire incontro alle esigenze degli attori del settore turistico.

Intanto, e sempre alla Pisana, va avanti il lavoro del tavolo tecnico permanente sulle norme igienico-sanitarie per l’accesso al mare e la riapertura dei lidi pubblici e privati. Tra le norme già previste, il numero chiuso (meglio con prenotazione), segnaletica per indicare gli accessi e i comportamenti da seguire, distanziamento tra ombrelloni e tra clienti e operatori, igienizzazioni frequenti di lettini, sdraio e aree comuni come spogliatoi e ristoranti.

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