Studio genetico dei tumori, Ifo e Sapienza Roma unite su programma

Firmato fra i due istituti romani un accordo per potenziare la medicina di precisione per la lotta ai tumori

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Potenziare lo studio genetico necessario alla medicina di precisione e alle nuove terapie per la lotta contro i tumori.

E’ questo l’obiettivo che ha portato, a Roma, alla firma di un accordo tra gli Istituti fisioterapici ospedalieri ‘Ifo, (che gestisce l’Istituto nazionale tumori Regina Elena e l’Istituto dermatologico San Gallicano) e l’Università Sapienza.

L’idea è quella di condividere esperienze per valorizzare strumenti e metodi innovativi (come il sequenziamento del genoma, gli approcci bioinformatici, l’intelligenza artificiale, le biobanche) che permettono di studiare migliaia di alterazioni dei geni presenti in un tumore o in un singolo paziente e di ottenere la profilazione genomica.

L’iniziativa, spiegano Eugenio Gaudio, rettore della Sapienza e Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell’Ifo, è “finalizzata a garantire al maggior numero di pazienti la profilazione genomica, possibile con il supporto dell’alta tecnologia e di nuove terapie personalizzate sulle specifiche mutazioni”.

L’Ifo-Regina Elena dal 2017 effettua di routine, a circa 1000 pazienti ogni anno, la profilazione molecolare Ngs (Next Generation Sequencing) che serve a identificare le mutazioni geniche che predicono le risposte terapeutiche.

Dall’analisi di almeno 40 casi clinici recenti si è riusciti a proporre una terapia non convenzionale in 11 casi. Il Polo oncologico della Sapienza (Policlinico Umberto I e Ospedale Sant’Andrea) ha consentito, dal dicembre 2018 a oggi, la valutazione dell’espressione genica su un totale di 89 pazienti.

I report mutazionali dei 75 campioni valutati sono stati decisivi per l’individuazione di target molecolari e la scelta del trattamento mirato in oltre il 40% dei casi.

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