Al Pac è di scena il crimine
In via Palestro è in mostra il delitto perfetto. Anzi, quasi

Ad accogliervi saranno, sulla facciata esterna, una bandiera e una targa d’ottone che ricordano un lontano regno del male, entrambe firmate Eva Grubinger. Poi, all’interno, scandiranno i vostri passi la macchina da tortura di Monica Bonvicini, gli zombie-businessmen di Jim Shaw e l’opera inedita di Maurizio Cattelan, che rappresenta simbolicamente le lacrime versate per la strage di via Palestro a Milano. Ed è proprio il Pac, cioè il Padiglione di arte contemporanea di via Palestro, a essersi trasformato in un’unica grande scena del crimine.
C’è tempo fino al 7 settembre per visitare “Il delitto quasi perfetto”, la mostra curata da Cristina Ricupero e che ha raggiunto Milano dopo una prima tappa olandese. Un vero e proprio percorso che intreccia l’arte all’estetica – ed etica – del crimine, tracciato da più di quaranta artisti italiani e stranieri.
Da segnalare, per gli appassionati, la serata di chiusura della mostra: un evento creato dal festival MITO Settembremusica appositamente per il PAC, dove crimine, arte e musica saranno i protagonisti: alle 22, visita guidata con intermezzi musicali, e a seguire la Scary night dei Claudio Simonetti’s Goblin, il gruppo a cui si devono le colonne sonore create per maestri del cinema horror come Dario Argento e George Romero.
t.p.