Il più bistrattato dei monumenti di Roma antica, il Circo Massimo, stavolta almeno sarà utilizzato dai cavalli – per le cui corse fu edificato – grazie al 15esimo “Longines Global Champions Tour” di salto ostacoli che per la sesta volta farà tappa nell’Urbe e in due fine settimana, da venerdì 9 a domenica 12 e da giovedì 16 a sabato 18 settembre. Lo scrive ‘Il Tempo’, ricordando il grande appuntamento dell’equitazione al quale è possibile assistere gratuitamente.
Quando – dopo la piccola parte verso la Passeggiata Archeologica che ha restituito splendide testimonianze – verrà portato in luce tutto il più grande stadio del mondo (300 mila spettatori) non mancheranno le sorprese. Compreso il possibile ritrovamento della pista originale (8 m sotto l’attuale superficie) che non era in terra battuta ma a più strati come quelle del trotto e del galoppo all-weather di oggi.
Da venerdì (ingresso libero lato Tevere) sulla millenaria ellisse gareggeranno grandi campioni dell’equitazione, alcuni reduci dai Giochi Olimpici di Tokyo (vinti da Svezia a squadre e dal britannico Ben Mäher su Explosion individuale) e i recenti Campionati Europei (siglati da Svizzera e dal tedesco Andre Thieme su Dsp Chakaria) con cavalli e cavalieri azzurri in prima fila, desiderosi di competere per quei primi posti che sono loro mancati nei grandi eventi del 2021.
Alla presentazione, sul terreno di gara, interviene l’olandese Jan Tops, patron del Global Tour e già olimpionico di salto ostacoli, la sindaca della Capitale Virginia Raggi, il romano Marco Danese direttore dell’evento, la coordinatrice Eleonora di Giuseppe, oltre al cavaliere azzurro Alberto Zorzi e all’amazzone australiana Edwina Tops-Alexander.