Roma prima città per gelaterie, ma il cono aumenta del 23%

Crescono in modo sensibile i costi del cono e della coppetta. Ma questo non frena i consumi. Indagine di Coldiretti

Roma è la prima città in Italia per numero di gelaterie, con 1.409 negozi e circa 4.300 addetti. Subito dopo Napoli e Milano. Ma la Capitale deve scontare il ‘caro gelato’, con un aumento medio del costo della coppetta o del cono di circa il 20%.

Su i consumi di gelato, e i prezzi

Il caldo fa volare i consumi di gelato con il ritorno di coni e coppette nonostante il balzo dei prezzi che fanno registrare un aumento per la precisione del 23% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione del primo week end segnato dall’arrivo del grande caldo dopo un mese di aprile che ha fatto registrare in Italia una temperatura inferiore di 0,57 gradi la media dei periodo secondo Isac Cnr. E sono sempre più gli esercenti che propongono il ‘gelato dietetico’, per contenere la quantità di calorie che vengono consumate.

Pesano i costi di produzione 

A pesare sui listini il balzo dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, dalle uova (+17%) al latte (+21%) fino allo zucchero (+54%) di cui l’Italia è fortemente deficitaria, anche a causa delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat.

Vola il fatturato delle gelaterie 

Un andamento che non sembra spaventare gli italiani che con il meteo favorevole non rinunciano al gelato per la pausa pranzo o lo snack. Il gelato realizza un fatturato totale di 2,7 miliardi grazie alla presenza – continua la Coldiretti –di 39mila gelaterie nazionali che danno lavoro a 75 mila persone. Nelle gelaterie italiane – sottolinea la Coldiretti – vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.

Gelato contadino, sempre più bio

Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala ma quest’anno è arrivato anche quello di latte di pecora. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco. Il gelato così, oltre ad essere ‘contadino’, diventa gelato dietetico. Nelle agrigelaterie – continua la Coldiretti – è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.

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