Papa: quante volte cerchiamo la vita tra le cose morte

(ASCA) – Citta’ del Vaticano, 23 apr 2014 – ”Quante volte noi cerchiamo la vita tra le cose morte, fra le cose che non possono dare vita, fra le cose che oggi sono e domani non saranno piu’, le cose che passano”. Ha tradotto cosi’ papa Francesco, stamane nel corso dell’Udienza generale in piazza San Pietro, le parole pronunciate dall’angelo davanti al sepolcro vuoto per annunciare la Resurrezione del Cristo: ‘Perche’ cercate tra i morti colui che e’ vivo?’. Parole attuali anche oggi e che debbono guidare ”quando ci chiudiamo in una qualsiasi forma di egoismo o di auto-compiacimento”. ”Quando ci lasciamo sedurre dai poteri terreni e dalle cose di questo mondo, dimenticando Dio e il prossimo; quando poniamo le nostre speranze in vanita’ mondane, nel denaro, nel successo. Allora la Parola di Dio ci dice: ‘Perche’ cercate tra i morti colui che e’ vivo?”’, ha ripetuto il pontefice. ”Perche’ stai cercando li’? – ha ancora insistito papa Bergoglio parlando a braccio – Quello non ti puo’ dare vita! Forse ti dara’ un’allegria di un minuto, di un giorno, di una settimana, di un mese…E poi? ”Perche’ cercate tra i morti colui che e’ vivo?”’. gc