Roma: Vicesindaco Nieri, mie conversazioni private uguali a pubbliche

(ASCA) – Roma, 25 apr 2014 – ”’Chi amministra e’ chiamato ad assumere decisioni e talvolta a forzare la mano. E’ un dovere per chi intende la politica come un servizio alla collettivita’ e crede nella giustizia sociale’. Potrebbe essere una frase estrapolata dall’intercettazione telefonica che mi riguarda e che oggi e’ stata pubblicata da alcuni quotidiani, invece e’ un estratto dall’articolo che ho firmato lo scorso 5 aprile sulle pagine de Il Manifesto”. E’ quanto dichiara il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri. ”Come e’ evidente, non c’era bisogno di pubblicare le conversazioni private che ho avuto con un’attivista dell’Angelo Mai nei giorni degli sgomberi del centro culturale e delle due palazzine occupate di via delle Acacie e via Tuscolana, bastava scorrere i miei comunicati stampa e leggere le mie riflessioni. Non c’e’ alcuna differenza fra le mie conversazioni private e le mie dichiarazioni pubbliche, perche’ il mio atteggiamento e’ sempre stato coerente con le mie convinzioni e il mio credo politico. Dalle intercettazioni pubblicate si evince una cosa soltanto, che sono un uomo di sinistra dentro e fuori le istituzioni, ma non credo che si tratti di una notizia esclusiva, e’ cosa nota da oltre 40 anni. – Nieri aggiunge – Il mio numero di cellulare ce l’hanno tutti, perche’ sono un amministratore vicino alla gente e sono sempre a disposizione di chi ha problemi e affronta difficolta’. E’ cosi’ che interpreto anche il mio ruolo di vicesindaco di Roma, mi faccio mediatore dei conflitti sociali, perche’ e’ mio preciso dovere. L’ha detto anche Papa Francesco: un sindaco deve farsi mediatore dei bisogni e dei problemi della sua gente, altrimenti non fa il proprio dovere. Io ho sempre fatto e continuero’ a fare il mio dovere, a farmi carico di questioni anche molto scomode, come faccio sin dall’inizio del mio mandato in una citta’ piena di contraddizioni e di difficolta’ come Roma. E rivendico con orgoglio questo mio ruolo. Se in citta’ il disagio, in questi anni, e’ cresciuto tanto e’ anche perche’ e’ mancato completamente il dialogo e il confronto fra le istituzioni e i cittadini. Adesso non e’ piu’ cosi’, l’amministrazione di Roma lavora fra le persone, per le persone e con le persone. Come e’ giusto che sia”. bet mpd