ArteScienza alla GNAM. Forme Immateriali
Musica, acqua e il pubblico protagonista assoluto


Nelle Giornate Europee del Patrimonio, ArteScienza, la manifestazione internazionale di arte, scienza e cultura contemporanea, ha organizzato il 19 Settembre un incontro con i compositori e direttori del Centro Ricerche Musicali Michelangelo Lupone e Laura Bianchini per illustrare l’opera musicale adattiva Forme Immateriali posta nel Cortile del partigiano e parte della collezione permanente del Museo. È il pubblico stesso a dare forma all’opera, immergendo nell’acqua la punta di una bacchetta di legno. Il suono prodotto viene poi analizzato da un computer capace poi di ricomporli in sequenzedi suoni con altezze, ritmi e timbri diversi. “La continua mutazione delle forme, delle velocità e delle posizioni – spiega Michelangelo Lupone, autore dell’opera- modifica i timbri, i ritmi, la dinamica dei personaggi dell’intreccio musicale che si sviluppa con infinite variazioni nel tempo. La musica, vivace o calma, assume forme immateriali che fanno vibrare l’acqua con leggere increspature che seguono e s’integrano al gesto del pubblico. Oltre al suo carattere interattivo, ‘Forme immateriali’ è anche un’opera ‘adattiva’ in grado di evolvere nel tempo: la musica infatti adegua il proprio carattere espressivo in relazione all’ambiente e in funzione delle ore del giorno e dei gesti di cui conserva memoria. I processi interattivi e adattivi sono controllati da un computer che segue l’evoluzione nel tempo dell’opera”.