Migranti, niente invasione a Roma. Nella Capitale 370 mila

Il Lazio si conferma la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, per residenti stranieri e la terza, dopo Emilia Romagna e Lombardia, per incidenza di questi sulla popolazione.

A Roma e nel Lazio c’è “un’invasione” di stranieri? Dai dati sembra proprio di no.a Al 1° gennaio 2017 se ne contano 662.927, con un aumento solo dello 0,4% tra il 2016 e il 2015.

La Città Metropolitana di Roma, con 544.956 residenti stranieri a inizio 2017, pari al 10,8% di quelli residenti in Italia (5.047.028), è la prima provincia per numero di immigrati. Nel corso del 2016 i residenti stranieri sono aumentati di 15.558 unità, l’incremento più alto tra le province italiane, con un ritmo di crescita.

Per quanto riguarda la città di Roma, sono 377.217 gli stranieri residenti a inizio 2017, per il 52,7% donne, e rappresentano il 13,1% della popolazione totale. Quasi la metà proviene dal continente europeo e, tra questi, il 75% dall’area comunitaria, in particolare dalla Romania (i cui residenti sono aumentati del 2,5% rispetto al 2015). Questi sono in assoluto i più numerosi (90.959, un quarto della popolazione straniera), seguiti nell’ambito dell’area europea da ucraini (15.070, quasi +5% in un anno) e polacchi (12.360, -0,2%).

Il secondo continente è quello asiatico, con 125.600 residenti (oltre il 33% degli stranieri), in crescita del 5,3% rispetto al 2015. Invariate le posizioni delle prime tre collettività, che continuano a crescere e a rappresentare circa il 73% della popolazione asiatica: filippini (41.685: +1,9%), bangladesi (30.770: +6,3%) e cinesi (18.721: +8,2%). In netto aumento anche gli indiani (+7,7%)

Latina è la seconda provincia del Lazio per residenti stranieri: 50.067, il 7,6% del totale regionale. Seguono Viterbo, Frosinone e Rieti.

Gli occupati a Roma nel 2016 sono 1 milione e 796mila, il 75% dei quali lavora nei servizi ma, considerando anche il commercio, la percentuale sale all’87,8% (in Italia è al 70%). Solo sul territorio di Roma Capitale si contano ben 48.563 imprese gestite da lavoratori di origine straniera, pari all’8,5% di tutte le aziende a guida immigrata registrate dalle Camere di Commercio italiane a inizio 2017 (oltre 571mila). La percentuale sul totale sale all’11,4% nell’intera Città Metropolitana, dove le imprese guidate da immigrati sono 63.052, e arriva al 13,0% nel Lazio (74.067): valori di spicco che fanno di Roma la prima provincia italiana per numero di attività indipendenti “immigrate” (seguita da Milano: 9,1%, 52.150) e del Lazio la seconda regione, preceduta solo dalla Lombardia (19,3%, oltre 110mila).

Al 31 dicembre 2017 i posti di accoglienza attivi nell’ambito dello Sprar romano sono 1.990: 1.984 Sprar ordinari e 6 posti Sprar disagio mentale. Accanto alla progettualità Sprar, il Comune gestisce 210 posti in centri di prima accoglienza e altri 120 posti afferenti al circuito della Sala Operativa Sociale (Sos): i primi destinati all’accoglienza di cittadini non-Ue in situazione di vulnerabilità sociale, i secondi a fasce di popolazione maggiormente vulnerabili.

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