Roma ha davvero eliminato i bus turistici dal suo centro storico?
Esponenti dell’amministrazione esultano per i risultati raggiunti ma i cittadini (e le foto) sembrerebbero dire il contrario.


“Oggi questo cambiamento è realtà. Nessun turista è scappato via, anzi aumentano. I nostri luoghi più preziosi possono essere goduti appieno senza caos, rumore, smog, pericoli. Giudicate voi le differenze.”
Con queste parole, orgogliose e combattive, il 18 aprile Enrico Stefàno ha commentato il cambiamento del look di Roma dopo l’approvazione del nuovo regolamento dei pullman turistici. Con il raffronto tra una foto del Colosseo libera dai torpedoni e una piena di mezzi, il presidente vicario dell’Assemblea Capitolina – nonché motore principale dei progetti della mobilità della Capitale – ha commentato positivamente gli effetti del regolamento della città.
Ma la situazione è davvero così rosea?
Ad ascoltare i cittadini e le tante segnalazioni effettuate sembrerebbe di no. Alcuni denunciano un forte incremento dei torpedoni nelle aree che circondano San Pietro, soprattutto a Trionfale, Leone IV e via della Giuliana.
Altri segnalano una presenza indebita di pullman in punti strategici del centro storico, a metà strada (o quasi) tra Colosseo e Piazza Venezia. È il caso di Luisa Mosella, che ha denunciato la presenza dei torpedoni addirittura sulle fermate dei bus di Atac rendendo difficoltosa la salita e la discesa in Via Petroselli.
Roma Servizi per la Mobilità spiega a Radiocolonna che gli stalli per bus turistici previsti per Via Petroselli sono due. Dalle segnalazioni – e dalle foto – degli utenti, la reale presenza di torpedoni sembra superiore al consentito
La situazione non appare così rosea e cantare vittoria anzitempo potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Soprattutto se, a un regolamento valido non corrispondono controlli adeguati in grado di dargli un’effettiva attuazione.
(foto copertina L.Mosella)
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