Cucchi: difesa Casamassima, decisione prima udienza depistaggi
Insolito che indagini siano state svolte dall’Arma e non polizia


Stefano Cucchi
L’episodio della richiesta di rinvio a giudizio è devastante perché si colloca in un periodo importante, visto che il prossimo 21 maggio Casamassima si costituirà nel processo dove ci sono carabinieri e ufficiali imputati nell’inchiesta sui depistaggi. Per quel giorno, infatti, è prevista l’udienza preliminare”. Lo ha detto Serena Gasperini, l’avvocato di Riccardo Casamassima, il carabiniere che ha contribuito a far riaprire il caso Cucchi con le sue dichiarazioni sul pestaggio.
“E’ insolito – ha aggiunto Gasperini – che le indagini in cui ora è indagato Casamassima siano state svolte da colleghi dell’Arma. Quando è indagato un carabiniere in genere interviene la polizia e viceversa, per garantire una sorta di ‘distanza’. Nel 2014, quando avvenne la perquisizione, si sapeva già che Casamassima avrebbe parlato”. E l’inchiesta che lo vede coinvolto “è cominciata a Viterbo, con un procedimento del marzo 2014 nato nei confronti di altri soggetti, uno dei quali avrebbe avuto contatti con la compagna del carabiniere. Ma nessun procedimento era partito a carico dei due”.