Metro A chiusa a metà, turisti disorientati a Termini

Roma, stranieri arrivano alle banchine chiuse e tornano in superficie: indicazioni carenti

Si muovono con fare disorientato e non capiscono perché quel nastro rosso e bianco lì divide dalla banchina che da Termini dovrebbe portarli in direzione Battistini. Già, perché la Metro A a singhiozzo dell’estate romana 2019 è poco conosciuta dai romani, figuriamoci da chi viene da Sydney o Amsterdam.

In questi giorni a Termini si assiste a un importante controesodo di utenti che risalgono le (tante) scale che separano i tornelli dalle banchine e tornano verso la superficie. Obiettivo: cercare quelle navette sostitutive annunciate da fogli sbiaditi e stracciati attaccati con lo scotch a nastri biancorossi. Le indicazioni, infatti, non sembrano sufficienti per coloro che – in entrata a Termini o in arrivo dagli scambi della Metro B – intendono muoversi in direzione San Pietro. Un percorso a ostacoli che si sarebbe potuto accompagnare a indicazioni più chiare, più semplici e soprattutto distribuite meglio all’interno della stazione più importante della Capitale.

Così, accanto alla Cappella Sistina, alle opere di Raffaello e al Colosseo, molti turisti torneranno a casa e racconteranno che è stato tutto bello, sì, ma quest’italian style romano- fatto di carta lisa che indica la via e nastri da scena del crimine che bloccano il passaggio – se lo aspettavano un po’ diverso.

In queste foto di Radiocolonna, lo sconcerto e il disorientamento dell’utenza:

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