Il Pd accelera sui maggiori poteri per Roma

Ieri vertice sul tema al Nazareno. M5S, aperti al confronto. Lite Raggi-Salvini su fondi potature

Il Pd accelera sui maggiori poteri per Roma Capitale, argomento principe del dialogo con il Movimento 5 Stelle in Campidoglio, che mette d’accordo la sindaca Virginia Raggi con buona parte dell’opposizione. Così, mentre la prima cittadina si prepara ad incontrare nuovamente sul tema il premier Giuseppe Conte, il gruppo capitolino dei dem ieri pomeriggio ha incontrato al Nazareno gli eletti del partito nei vari livelli istituzionali per avviare l’iter: elaborare una proposta di legge per la riforma di Roma Capitale e chiedere decreti relativi alle emergenze cittadine.

“Proposte serie per risollevare Roma dalla situazione di grave degrado in cui versa”, chiosano i democratici. Che, pur remando nella stessa direzione della sindaca a 5 Stelle sul fronte dei maggiori poteri, non fanno mancare una sonora stoccata alla sua amministrazione.

“Il M5s sta lavorando da inizio mandato a una proposta di riforma che sarà storica ed equilibrata. Siamo, come sempre, aperti al confronto e disponibili a valutare i contributi che arriveranno, se validi”, commenta a stretto giro il pentastellato presidente della commissione capitolina Roma Capitale Angelo Sturni. Dopo il naufragio del Governo 5s-Lega e con l’avvento dell’esecutivo giallo-rosso, la riforma in questione, negli auspici di chi ci sta lavorando, potrebbe andare oltre i poteri e i fondi per la Capitale ed incidere profondamente nel suo assetto istituzionale.

Ma la strada è inevitabilmente lunga, gli attori in campo molteplici e diverse sono le sensibilità politiche che devono confrontarsi. Il faro è l’assetto delle altre grandi capitali europee, da Londra e Parigi, considerate maggiormente funzionali rispetto alla Città Eterna. Nei desiderata della sindaca dovrebbe essere un comitato di saggi costituzionalisti ad occuparsi della materia. Il Pd, invece, vuole elaborare delle sue proposte (da condividere eventualmente anche con la maggioranza capitolina) e metterle nelle mani dei parlamentari del partito.

E sul tavolo già ci sono tre proposte: quella contenuta del del Tocci-Astorre, la proposta di legge costituzionale Morassut (che punta ad una “città Regione”) e quella Causi. Non finisce qui. I dem puntano ad organizzare tavoli di lavoro tematici per “sensibilizzare il Governo” di cui fanno parte “affinché ci siano dei decreti per finanziare la Capitale per fronteggiare le emergenze”: dalla casa ai rifiuti.

Proprio su una delle urgenze cittadine si consumo l’ultimo scontro tra Raggi e il leader della Lega Matteo Salvini. “Dopo i rifiuti e i trasporti altra fallimentare gestione dell’amministrazione Raggi. Siamo all’anno zero per la manutenzione dei parchi e del verde pubblico. Alberi non potati, periferie in abbandono. Raggi spieghi ai romani perché i soldi, già stanziati, 4,5 milioni di euro, non sono mai stati spesi. Cosa aspetta? L’ennesima tragedia? #raggidimettiti», attacca l’ex ministro dell’Interno.

“Matteo Salvini parla soltanto. A luglio partito appalto di 5 milioni di euro per potatura alberi. Squadre per messa in sicurezza attive e finalmente al lavoro. Salvini chiacchierone, giù le mani da Roma”, la replica a tono della sindaca grillina. (Paola Lo Mele per Ansa)

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