Metro C, passerella della Raggi a Colosseo? Ma c’è davvero da festeggiare?

La sindaca annuncia la prosecuzione degli scavi verso P.za Venezia. Le critiche di Salviamo la Metro C

Una passerella davanti a lavoratori e giornalisti – ma senza la possibilità di rivolgere domande – per annunciare che le scavatrici proseguiranno da Colosseo fino a Piazza Venezia. I tempi? La stazione Colosseo dovrebbe essere pronta in occasione del Giubileo del 2025 – ma il condizionale è d’obbligo – mentre tempi incerti per Piazza Venezia. Per non parlare di Clodio, termine di una tratta che ha ancora i contorni mitologici. Ed è proprio sul discorso dei tempi che nasce la polemica con la sindaca di Salviamo la Metro C, il collettivo di esperti e appassionati che da anni offre spunti di riflessione sui progetti ‘su ferro’ della mobilità capitolina. Secondo Salviamo la Metro C, la prospettiva dell’inaugurazione nel Giubileo del 2025 presuppone che tutto vada liscio da ora in poi, sia da un punto di vista burocratico che da un punto di vista operativo. Amministrazione Raggi, dicono, che non è stata di certo solerte in questi anni, approvando l’iter del prolungamento a fine 2019, con un anno di ritardo rispetto ai consigli e alle sollecitazioni di esperti e comitati.

“Ancora oggi non ci sono certezze sui tempi necessari per l’avvio dei cantieri della tratta Venezia-Clodio Questo stato di incertezza, del quale è responsabile tutta la politica degli ultimi anni, compresa quella nazionale, non è privo di effetti. Il primo è che in un periodo così difficile, acuito dall’ultima crisi, la città necessita di investimenti in tempi certi e definiti per programmare il proprio rilancio economico e oggi il sindaco ha detto che ha chiesto i finanziamenti al Ministero proprio per la T2. Purtroppo la cosa rimane un pour parler, vista l’assenza del ministro – spiega Salviamo la Metro C – Il secondo effetto ha purtroppo un riscontro immediato. Come abbiamo appreso dalle notizie delle ultime settimane l’arrivo delle talpe “solo” a Piazza Venezia potrebbe non scongiurare nefasti effetti occupazionali. In attesa che la T2 si faccia (e che si riscavi da Roma Nord) cosa accadrà ai lavoratori coinvolti direttamente nelle lavorazioni e nell’indotto delle talpe meccaniche? Insomma, bene l’ufficializzazione del prolungamento a Venezia ma male, nel complesso, l’incertezza sui tempi certi sull’avvio dei cantieri.

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