A Ostia una nuova spiaggia libera Spqr, ci saranno cani bagnini

Risultato dei lavori di demolizione e riqualificazione dell'ex stabilimento "L'Arca"

La sindaca di Roma Virginia Raggi all'inaugurazione a Ostia della spiaggia libera Spqr

Inaugurata ieri a Ostia la spiaggia libera Spqr. Al taglio del nastro oltre alla sindaca Virginia Raggi erano presenti anche la presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo, il vicepresidente e assessore all’Ambiente del Municipio X, Alessandro Ieva e i consiglieri di Roma Capitale Paolo Ferrara, Daniele Diaco e Angelo Diario e il presidente della fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio.

La nuova spiaggia libera nasce dopo i lavori di demolizione e riqualificazione dell’ex stabilimento “L’Arca” avviati dall’amministrazione a marzo scorso anche a loro alla presenza della prima cittadina. Nell’area sono stati installati tutti i servizi che sono già presenti nelle altre spiagge libere del litorale romano: sono state posizionate nuove passerelle, restaurati gli ombrai storici, ripristinato l’impianto idrico e posizionate fontanelle e docce.
Inoltre, sono stati realizzati percorsi pedonali, scivoli per rendere la spiaggia accessibile a tutti e sono stati installati i bagni. Ripristinate anche tutte le balaustre ed eseguiti lavori di muratura e verniciatura per il decoro della spiaggia.

Altra novità per questo tratto di arenile riguarderà “Estate sicura 2020“, un progetto in collaborazione con la scuola cani salvataggio centro-meridionale che prevede sia l’attivazione di presidi di sicurezza e controllo della spiaggia con le Unità cinofile da salvataggio Sics, sia manifestazioni pubbliche per sensibilizzare la popolazione su questi temi.

Raggi ha assistito anche a una dimostrazione di salvataggio in mare. “Dopo anni di abbandono e degrado restituiamo ai cittadini questa spiaggia – ha detto la sindaca Raggi -. Abbiamo abbattuto le strutture e i chioschi irregolari e abbiamo bonificato e riqualificato l’intera area. Quello che stiamo facendo a Ostia è rivoluzionario e non ha precedenti: stiamo ripristinando la legalità, riconquistando le spiagge granello per granello, e stiamo restituendo ai cittadini la vista sul mare, abbattendo strutture abusive che per anni sono state il simbolo di degrado e abbandono. Abbiamo detto no al ‘lungomuro’ e sì al lungomare”.

L’area demaniale marittima in questione era stata data in concessione alla ex Colonia marina e faceva parte dell’insieme delle strutture balneari sviluppatesi sull’arenile di Castel Fusano a partire dal secondo dopoguerra, quando, insieme alla ricostruzione degli stabilimenti balneari di Ostia Ponente e Levante andati distrutti dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, iniziò la realizzazione degli impianti balneari nella parte di litorale corrispondente al lido di Castel Fusano.

Il Dipartimento urbanistica di Roma Capitale ha ricostruito l’iter tecnico -amministrativo che ha portato alla realizzazione dell’impianto balneare: è risultato non legittimo il permesso a costruire in sanatoria rilasciato per l’area demaniale. Per questo è stato avviato, e concluso, l’iter di conversione da concessione demaniale a spiaggia libera.

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