M5s: Lombardi, niente big in direttorio, Raggi perdente

In un'intervista a Repubblica, parla la capogruppo M5s in Regione Lazio Roberta Lombardi.

“Vorrei che il Movimento fosse guidato da un organo collegiale, ma non con i soliti nomi: Di Maio, Di Battista, Taverna, Fico. Non mi sento big, ma certo, nemmeno io. Vorrei che a guidare fossero le persone che hanno spesso dato un contributo silenzioso, ma concreto. Metterei in segreteria soprattutto persone che vengono dal territorio e nessuno che sia al governo”. Cosi’, in un’intervista a Repubblica, parla la capogruppo M5s in Regione Lazio Roberta Lombardi. Su una possibile scissione del gruppo Di Battista, Lombardi afferma: “E’ chiaro che quando il Movimento diventera’ piu’ definito a qualcuno piacera’, a qualcuno no: ognuno si regolera’ di conseguenza”. Quelli che hanno detto no alle alleanze per le Regionali “non credo volessero fare del male, ma sono state vittime di un pregiudizio”.

E su un possibile scambio col Pd in vista delle elezioni, con i Dem al Campidoglio e lei alla Regione, afferma: “Trovo fantapolitica tutto il ragionamento. Quello che ho detto, in modo pragmatico e senza nessuna interferenza di tipo personale, l’ho detto perche’ vivo a Roma, ho il polso di questa citta’ e penso sia difficile, con Raggi, arrivare al ballottaggio. E invece vorrei che visto che abbiamo lavorato molto, quel lavoro non andasse sprecato”.

Per Lombardi il M5s dovra’ fare una scelta di campo, e “il campo e’ chiaramente quello progressista”. “Rousseau – dice ancora – svolge un ruolo importante nella vita dei 5 stelle: serve all’interazione con gli iscritti e deve appartenere al Movimento”. Serve un passaggio di proprieta’: “Tutti devono pagare il dovuto, onorare gli impegni presi, se non accade consiglio a Davide di sospendere i servizi non essenziali – quelli che non sono legati alla consultazione degli iscritti – finche’ la vicenda non sara’ risolta”.

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