Libri scolastici, parte la vendita e le polemiche.Il caso Oberdan
Tra caro libri e polemiche dell’ADUC, i librai ambulanti resistono alla crisi

I manuali di storia, i libri di matematica e gli immancabili dizionari di latino e greco affollano gli scaffali e i camioncini dei librai di Lungotevere Oberdan. Da oltre 25 anni il mercato dei libri scolastici, nuovi e usati, sfida la politica dei prezzi imposta dalle case editrici con una ricca offerta di testi. I costi aumentati in maniera arbitraria e prodotti editoriali identici agli anni precedenti che in molti casi costano il 10-15% in più, sono un problema che ha portato alcune realtà associative a cercare soluzioni alternative per garantire la diffusione della manualistica senza oneri eccessivi per le casse familiari. Così l’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) propone di ‘collettivizzare’ i libri scolastici facendoli acquistare dagli istituti scolastici. Secondo il vicepresidente Pietro Yates Moretti, questo sistema consentirebbe alle scuole di concorrere per la determinazione del prezzo con un potere contrattuale maggiore rispetto a quello del singolo studente. I libri – comunque pagati dagli studenti collegialmente – durerebbero anni e potrebbero disincentivare le case editrici a produrre nuove edizioni. In attesa che questo sistema Made in USA venga discusso ed entri nella cultura scolastica italiana, a Roma l’associazione di librai cerca di alleggerire la spesa dei libri di testo con sconti che spesso arrivano al 50% del prezzo di copertina. Un modo per rendere sostenibile una spesa annua media per i libri scolastici che le associazioni stimano in “500 euro a famiglia”. Dunque in attesa della “bolscevizzazione” dei libri scolastici usati, l’unico modo per risparmiare sembra sempre quello del mercatino ambulante che da luglio a ottobre riempie di ragazzi e famiglie i quartieri romani, da Colli Albani a Prati.
Quest’anno i librai di Lungotevere Oberdan danno la possibilità di prenotare il proprio libro anche sul portale www.oberdanlibri.it (gds)