Tassisti scioperano in 5 città, anche a Roma
La protesta di 7 sigle sindacali contro “l’abusivismo nel trasporto pubblico non di linea”. Servizio fermo dalle 8 alle 22 anche a Napoli, Torino, Firenze e Genova


Sindacati dei tassisti sul piede di guerra. Aderiscono allo sciopero di oggi Usb taxi, Orsa, Uti, Fast, Confai, Cgil che vede fermarsi il servizio in cinque città (Roma, Napoli, Torino, Firenze e Genova) dalle ore 8 alle 22. A Milano invece terranno un’assemblea sindacale.
Ieri le sigle sindacali avrebbero dovuto incontrare il sottosegretario Rixi “per discutere una serie di aspetti legati all’abusivismo nel trasporto pubblico non di linea, anche a seguito della circolare del ministero degli Interno”, spiegano, ma sono invece stati ricevuti talun dirigente del ministero perché Rixi stava male.
“Di fronte alla mancanza di senso di responsabilità del Ministro Toninelli, alla luce della circolare del Ministero degli Interni, l’incontro al Ministero dei Trasporti è stata l’ennesima dimostrazione di un governo diviso che non decide e nel quale la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra. Alla luce di quanto oggi il Governo ha dimostrato non possiamo che mantenere lo sciopero del 3 aprile”. Questo il commento del coordinamento nazionale di Unica taxi Cgil.
“La cosa grave è la mancanza di proposte concrete da parte di un Governo che ha avuto tutto il tempo di formularle – aggiunge – Mancanza che di fatto favorisce il proliferare delle varie forme di abusivismo e di uso improprio delle autorizzazioni, la deregolamentazione e la disarticolazione del servizio pubblico favorendo solo lo sfruttamento del lavoro altrui da parte delle multinazionali. La mobilitazione e lo sciopero della categoria vogliono essere uno stimolo per quanti hanno la volontà di ripristinare la legalità nel trasporto pubblico. Non possiamo fidarci di semplici promesse. Questo Governo deve decidere: o sta con i lavoratori tassisti o con coloro che vogliono imporre una nuova forma di caporalato con l’uso improprio delle nuove tecnologie. I tassisti non faranno la fine dei ‘riders'”.(AN