Di Maio a Whirlpool, non si prende in giro lo Stato
Sit-in degli operai davanti al Mise. Re David della Fiom Cgil:”Ci aspettiamo che il Ministero chieda all’azienda di rispettare il piano industriale firmato lo scorso 25 ottobre”


La manifestazione al Mise dello scorso 4 giugno
Dal 2014 ad oggi la Whirlpool ha ricevuto 27 milioni di euro di fondi pubblici. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, al tavolo di crisi aperto al Mise sul futuro dello stabilimento di Napoli della multinazionale.
“Se non siete in grado di dare risposte e devo rivolgermi ai vertici della multinazionale ditelo subito. Non perdiamo tempo”, ha incalzato rivolgendosi ai rappresentanti dell’azienda ed affermando che “lo Stato si farà rispettare. Si sono firmati accordi ben precisi, state creando un precedente gravissimo. Non si prende per il culo lo Stato italiano”. Ma “siamo disposti a impegnarci ancora di più con l’azienda per trovare una soluzione”.
Il sit-in degli operai della Whirlpool di Napoli, davanti al Mise, ha accompagnato, questo pomeriggio, il tavolo convocato sul destino dello stabilimento partenopeo, a rischio cessione e chiusura. Lo scorso venerdì, 31 maggio, la multinazionale di elettrodomestici ha annunciato ai sindacati la volontà di cedere lo stabilimento dove lavorano 430 persone, cogliendo di sorpresa i lavoratori, rispetto a quanto previsto nel piano 2019-2021, firmato dalle parti al Mise, il 25 ottobre 2018.
- La manifestazione al Mise
- La manifestazione al Mise dello scorso 4 giugno
- La manifestazione al Mise
- La manifestazione al Mise dello scorso giugno
- La manifestazione al Mise
- La manifestazione al Mise
- La manifestazione al Mise
Tra bandiere e striscioni, ad animare la protesta anche i cori intonati dai manifestanti come “Il lavoro non si tocca” e “Dignità, dignità”. A sostegno del vicepremier, i manifestanti hanno anche intonato “Di Maio uno di noi”. Molti lavoratori, ancora presenti davanti al Mise, indossano una maglietta bianca con la scritta “Whirlpool Napoli non molla”. Il presidio, di circa 300 operai, ha scandito l’incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, l’azienda stessa e Fim Fiom e Uilm. La decisione di Whirlpool metterebbe a rischio l’occupazione di circa 430 lavoratori che potrebbero arrivare a 800 calcolando l’indotto di un territorio che peraltro non gode di buona salute. Intanto, il tavolo di crisi sulla Whirlpool sarà riconvocato tra una settimana.
“Ci aspettiamo che il Ministero chieda all’azienda di rispettare il piano industriale firmato lo scorso 25 ottobre sulla quale la Whirpool si impegnava a investire 250 milioni in Italia di cui 80 a Napoli e a fronte di questo il ministero dava parecchi ammortizzatori sociali per gestire il piano”. A dirlo è la segretaria generale della Fiom Cgil, Francesca Re David, partecipando al presidio degli operai in attesa che al Mise parta il tavolo sulla vertenza che li coinvolge.
“Noi ci aspettiamo che governo e ministero non si facciano prendere a schiaffi e pretendano il rispetto del piano perché se cosi non sarà, lo chiederanno i sindacati”, ha continuato Re David aggiungendo che “non abbiamo nessuna intenzione di accettare presunte vendite”.