Siamo quasi a fine novembre e quest'anno non si hanno notizie dell'usuale influenza. Forse il "virus è clinicamente morto"?
Credo che ce ne siamo accorti e sorpresi tutti ma quest’anno (e siamo a fine novembre) il problema INFLUENZA pare inesistente.
Nessun caso, nessuno colpito dal virus tipico e inderogabile dell’inverno.
L’influenza che è sempre stata l’incubo del periodo invernale e delle feste legate al Natale, quest’anno non viene nemmeno presa in considerazione dagli organi d’informazione.
O il Covid ha inglobato tutto senza differenze di genere o, sempre il Covid è l’unico argomento valido del momento, oppure e speriamo che sia il motivo valido, i lockdown, le mascherine e le varie limitazioni siano stati un prezioso “ostacolo” anche per i virus dell’influenza
Dell’influenza 2020 non sappiamo nulla: né il ceppo, né l’aggressività e nemmeno i tempi di maggior virulenza. Abbiamo assistito a battaglie cruentissime, per altro ancora in corso, sul quasi impossibile reperimento di una dose di vaccino e proprio quest’anno che ci avevano fiaccato i timpani sull’importanza di vaccinarsi presto e bene! Scelta, quella della vaccinazione preventiva che pareva poter creare un minimo di barriera al Covid.
I vaccini antinfluenzali compaiono a macchia di leopardo sul territorio e ancora molti italiani non ne hanno beneficiato. Negli anni passati, in questo periodo, i tormentoni basici erano: i preparativi per i festeggiamenti Natalizi e la percentuale di conterranei aggrediti dal virus (influenzale). E su questi due temi si è scritto di tutto e di più: dai suggerimenti stellati per il cenone ai comportamenti salvifici per chi stava sotto le coperte.
Ad ora, invece, non si intravede l’ombra di tali monotoni, invariabili consigli.
Dobbiamo pretendere con forza una maggior informazione sanitaria, a tutto tondo e dobbiamo essere aggiornati non solo sul diabolico Covid ma, sul nostro reale stato di salute nazionale.
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