L’Elemosiniere del Papa Krajewski riattacca la corrente allo stabile occupato

Il gesto è avvenuto nel palazzo ex Inpdap di via Santa Croce in Gerusalemme 55.

Lo stabile dove è entrato mons. Krajewski
Lo stabile dove è entrato mons. Krajewski

Difensore dei poveri, costi quel che costi. E’ arrivato in un palazzo occupato al centro di Roma, ha visto lo stato di difficoltà per tante persone prive della luce da giorni e ha riallacciato la corrente elettrica che era stata staccata dall’azienda per morosità. A compiere il gesto è stato il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio.

Krajewski è stato informato di una grave situazione in uno stabile occupato in via Santa Croce in Gerusalemme 55 a Roma in cui si trovavano oltre quattrocento persone, tra cui numerosi bambini. E ha sentito il dovere di compiere un gesto umanitario, riattivando la corrente elettrica all’edificio”, che è di proprietà dell’Inpdap.

“Siamo senza acqua e luce da tre giorni. Qui vivono 420 persone (tra cui 98 minorenni) e ci sono 25 realta’ culturali. Ma non sara’ certo il buio a fermarci. Questo e’ un’appello alla citta’ di Roma”: cosi’, in una nota, dicevano gli attivisti di SpinTime Labs tra quanti occupano lo stabile ex Inpdap di via Santa Croce di Gerusalemme 55.

“Lo stabile ex sede dell’Inpdap è stato occupato il 12 ottobre 2013 dal movimento ‘Action’ a scopo abitativo. Oggi all’interno si trovano un’osteria, un laboratorio di birra artigianale, una falegnameria, una sala prove e “un punto di approdo, aperto a tutti e attento ai giovani, agli ultimi e ai più bisognosi”, dicono da Spin Time.

Nei giorni scorsi, la società di fornitura di energia, Hera, ha staccato la corrente per morosità. Sembra che il debito accumulato dal 2013 sia di oltre 300mila euro.

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