Il comitato pendolari a Radiocolonna: perché non si realizza il parcheggio nell’area acquistata dal Campidoglio ad Atac?
È stata una settimana particolarmente complicata quella vissuta dai tantissimi pendolari che ogni giorno si muovono tra Roma e Ostia. All’alba di giovedì 4 dicembre, infatti, un blackout causato dai lavori notturni per rinnovare l’infrastruttura ha causato due ore di stop e disagi immani per migliaia di utenti. Come raccontato da Radiocolonna poco prima del caos di giovedì, i lavori di rinnovo (con le sue modalità e tempistiche) sono un tema che viene guardato con grande interesse e timore dal Comitato pendolari della Roma-Lido, da anni attento a segnalare e a denunciare i tanti problemi che affliggono la linea. Ma i lavori – purtroppo – non sono gli unici temi fonte di preoccupazione, visto che a questo argomento ne se affiancano altri due di pari rilevanza: le modalità con cui vengono realizzate le nuove stazioni (nel caso specifico, quella da poco inaugurata di Acilia Sud-Dragona) e l’arrivo dei nuovi treni. Radiocolonna è tornata sull’argomento con Maurizio Messina, il combattivo presidente del comitato, che ha spiegato altri paradossi e problemi della Roma-Lido.
“La stazione di Acilia Sud-Dragona è stata aperta ad agosto 2025 in pompa magna, con show, passerelle e fasce istituzionali. Peccato che questa stazione, strategica e importantissima, sia stata aperta senza un parcheggio e senza una fermata dell’autobus – spiega Messina a Radiocolonna – il Comune di Roma ha dato mandato a Risorse per Roma di elaborare un progetto di parcheggio per la stazione. Progetto che, udite udite, prevedeva l’abbattimento di ben 98 alberi di alto fusto. Una follia”.
Il comitato pendolari, assieme ad associazioni ambientaliste come Italia Nostra e WWF, si sono opposte e sono riuscite quantomeno a ridurre in numero degli abbattimenti, che tuttavia permangono.
“La cosa davvero paradossale è che il Campidoglio ha già acquistato da Atac un’area da destinare al parcheggio della stazione per un costo di circa 1 milione e mezzo di euro. Perché si è perso tempo, senza farlo in un’area indicata da PUMS e senza prevedere l’abbattimento di alberi?” si chiede Messina.
Capitolo treni. Qui le preoccupazioni dei pendolari della Roma-Lido sono parallele a quelle del comitato della Roma-Civita Castellana-Viterbo, visto che non ci sono state novità significative sui famosi treni Firema (per maggiori approfondimenti, si veda questo focus di Radiocolonna di luglio 2025) e c’è una certa apprensione per il futuro.
“Sulla storia dei treni di Firema è calato il velo e non abbiamo nessuna notizia. Ora pare che la regione si sia accodata al Campidoglio per la commessa di treni Hitachi destinati alla Metro B. Se anche cosi fosse, vedremmo quei treni tra molti anni anche perché pare ci sia un contenzioso anche lì – conclude Messina – Il problema dei treni c’è, sia a livello di numeri che a livello di manutenzione. Durante gli acquazzoni di qualche settimana fa ha piovuto dentro ad alcuni convogli, per fare un esempio. Poi c’è il famoso treno concesso dal Comune di Roma, quello che l’assessorato ai trasporti non voleva dare via perché avrebbe danneggiato il servizio, salvo ripensarci quando la Regione Lazio ha messo sul piatto qualche soldo. Bene, quel treno è arrivato, è stato adattato, è pronto ma non viene messo in linea perché sembra manchi una sorta di documentazione per farla circolare sulla Roma-Lido”.