Il sindaco di Roma in audizione sul Pnrr presenta progetti per quasi 200 milioni per combattere la spazzatura
Nemmeno un mese fa il piano per affrontare l’emergenza rifiuti sotto Natale si è concluso. Ora la sfida delle sfide è calarlo nell’ordinario, garantendo una pulizia costante e quotidiana della città, nonostante il booster da 40 milioni, tanto costava il piano immaginato dal sindaco Roberto Gualtieri. Eppure Roma è rimasta piuttosto sporca. Meglio, dunque, puntare più in alto.
Sul settore ”rifiuti e ambiente abbiamo presentato complessivamente progetti per 193 milioni, rispetto ai bandi che sono usciti sugli impianti e che riguardano i bio-digestori anaerobici, i centri selezione materiale e il trattamento dei fanghi presentati da Acea”, ha detto Gualtieri in audizione davanti alla commissione speciale Pnrr, puntando il dito su alcuni criteri per i bandi Pnrr”.
”Sui rifiuti avremmo voluto un tetto un po’ più alto” su alcuni progetti, sulla raccolta ci ”sono 10 milioni massimo su 600 milioni, siamo sottodimensionati perché Roma è un comune un po’ più grande degli altri. Abbiamo chiesto di avere più di un progetto, almeno uno per Municipio’. Incontrerò a breve il ministro del Turismo- ha proseguito Gualtieri -. Stiamo cercando di capire come valorizzare al massimo queste risorse, per fare in modo che l’impatto sia il migliore possibile su un comparto fondamentale come quello del turismo e della cultura”.
Non è tutto. ”Riteniamo una priorità la riqualificazione energetica per le oltre 1200 scuole di Roma. L’inefficienza energetica è dannosa anche per le finanze del Comune, noi spendiamo più di 100 milioni l’anno per il riscaldamento. Ad oggi questo progetto, che costerebbe 200-300 milioni, non può essere finanziato, lo abbiamo chiesto fortemente. Sarebbe paradossale se alla fine il Governo non consentisse alla capitale di efficientare adeguatamente le proprie scuole”.