Boom di consumi di sushi, ma anche di intossicazioni

Scoppia l’allarme sushi a Roma. Una ventina di persone hanno denunciato di essersi sentiti male dopo aver mangiato pesce crudo in un ristorante nella zona dell’Anagnina. Sembra che in passato sempre nello stesso locale ci siano stati casi di persone che hanno accusato malori dopo aver consumato sushi.

Sushi sempre più richiesto

I consumi sono in aumento, soprattutto tra i giovani, e i ristoranti sono costretti a fornire sempre più prodotto a prezzi sempre più bassi. Secondo il report 2025 di Businesscoot, più in generale il mercato del sushi ha segnato un +32,9% nel biennio 2024-2025, con proiezioni positive del +4,9% annuo fino al 2026. Questa espansione è trasversale: dai ristoranti tradizionali alla GDO, fino al comparto delivery.

Non solo ristoranti ma soprattutto delivery

Proprio il delivery evidenzia numeri record: i dati Glovo rivelano oltre 31 milioni di porzioni consegnate nell’ultimo anno (+27%), posizionando l’Italia al secondo posto mondiale per consumi sulla piattaforma. Il sushi non è più una tendenza passeggera, ma un consolidato rito sociale, capace di picchi incredibili in occasioni come San Valentino.

I veri ristoranti giapponesi a Roma sono pochissimi

Gli enti che vigilano sulla sicurezza degli alimenti segnalano una crescita delle frodi alimentari, o comunque di casi di cattiva conservazione. E questo riguarda soprattutto il “all you can eat” di sushi, con un prezzo al massimo di 20 euro a persona. Oggi un ristorante su dieci ha in menù piatti di sushi. Eppure, seconde le stime della Federazione italiana pubblici esercizi, di questi solo il 7% è a gestione giapponese, perché la stragrande maggioranza è in mano a cinesi.  A Roma i veri giapponesi saranno non più di una decina, ed alcuni sono concentrati in zona Ostiense, ma qui per una cena media si spende non meno di 35 euro.

Le intossicazioni alimentari di sushi

Su Tripadvisor il locale in questione, zona Anagnina, pochi giorni fa viene additato come “peggiore esperienza alimentare, intossicazione alimentare”. Sembra che in passato siano arrivate più di una segnalazione sullo stesso ristorante. Ad agosto il caso di un altro locale sulla Prenestina. I Carabinieri avevano evidenziato topi che correvano tra i tavoli, alimenti in stato di decomposizione e lavoratori costretti a dormire su materassi buttati a terra. Il locale, ovviamente, fu immediatamente chiuso e sequestrato.