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Giallo Villa Pamphili: dalla Russia si fa avanti una donna: “È mia figlia, si chiama Anastasia”

La testimonianza raccolta da "Chi l’ha visto?"

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Potrebbe essere di nazionalità russa e si dovrebbe chiamare Anastasia la donna di circa 30 anni, trovata morta il 7 giugno scorso, a poca distanza dal corpo della figlia di pochi mesi, a Villa Pamphili a Roma. La trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” è riuscita a contattare una donna che dice di essere la madre della giovane. “È mia figlia”, ha detto al programma in onda su Rai 3. Si chiama Anastasia ed era andata a studiare inglese a Malta, dove ha conosciuto Rexal Ford.

La mamma l’ha sentita l’ultima volta in videochiamata il 27 maggio. C’era anche l’uomo, che le assicurava di essere una brava persona e di voler mettere su famiglia. Poi una mail del 2 giugno, nella quale la ragazza diceva di avere dei problemi con il suo compagno ma che stavano cercando di risolverli. Il nome della bambina è Andromeda, anche se successivamente è stata chiamata Lucia. “Dov’è ora quest’uomo?”, ha chiesto la mamma alla redazione di “Chi l’ha visto?” visibilmente scossa. Alla donna erano arrivate le foto di lui con la bimba in braccio. Le ha mostrate al programma e ha anche fornito un dettaglio della figlia: il piede con il tatuaggio che corrisponde esattamente a quello mostrato dalla polizia.

La redazione di “Chi l’ha visto” è riuscita a contattare la donna che dice di essere la madre della giovane trovata morta a Villa Pamphili, tramite una telespettatrice. Il 13 giugno, a quasi una settimana dal ritrovamento dei corpi, è stato fermato in Grecia un uomo, cittadino americano, che ha detto agli investigatori che la bambina era “sua figlia”. L’uomo all’anagrafe Usa risulta registrato con il nome di Francis Kaufmann e non come Rexal Ford, riportato sul passaporto e accertato dalla Procura di Roma in collaborazione con l’Fbi.

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