A lanciare l'allarme il premier Fayez al-Sarraj che chiede aiuto contro Haftar. Anche per Onu sua azione è un "golpe non un'operazione antiterrorrismo"
Il premier libico Fayez al-Sarraj photo credit Air Force Tech. Sgt. Brigitte N. Brantley licenza CC https://bit.ly/1jq641c
“Fate presto”, il peggioramento della situazione in Libia potrebbe spingere “800mila migranti e libici a invadere l’Italia e l’Europa”. E in questo enorme numero di migranti ci sono anche criminali e soprattutto jihadisti legati all’Isis. Lo sostiene il premier libico Fayez al-Sarraj, in un’intervista pubblicata dalle edizioni online di Corriere e Repubblica.
Sarraj ringrazia l’Italia per la mediazione e il sostegno per la pace in Libia. “Siamo di fronte a una guerra di aggressione – dice – che potrà diffondere il suo cancro in tutto il Mediterraneo. Italia e Ue siano unite nel bloccare la guerra di aggressione di Haftar, un uomo che ha tradito la Libia e la comunità internazionale”.
Anche l’Onu è contro Haftar: “Non sta compiendo un’operazione anti-terrorismo, ma un colpo di Stato”, dice l’inviato speciale in Libia Ghassan Salamè.