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Giubileo: conclusi lavori Ponte Industria, opera intitolata a San Francesco – VIDEO e FOTOGALLERY

Contestualmente alla collocazione della statua si è concluso anche il restauro degli arconi storici del ponte, risalenti ai primi del '900

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Sono ufficialmente conclusi i lavori di riqualificazione del Ponte dell’Industria, storico collegamento sul fiume Tevere che unisce i quartieri Ostiense e Marconi di Roma, nell’ambito degli interventi realizzati da Anas per il Giubileo.

L’opera – costruita tra il 1862 e il 1863 e colpita da un incendio nell’ottobre del 2021 – è stata intitolata a San Francesco d’Assisi, su proposta del comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte del santo. Al religioso patrono d’Italia è stata dedicata anche una statua di bronzo, ispirata a un modello dello scultore Marcello Tommasi, donata dal Comitato nazionale, e collocata a pochi metri di distanza dal ponte. Il progetto, realizzato da Anas, è stato richiesto dalla presidenza del Consiglio in coordinamento con Roma Capitale e l’Ufficio del Commissario straordinario per il Giubileo insieme al ministero della Cultura e alla prefettura di Roma.

Contestualmente alla collocazione della statua si è concluso anche il restauro degli arconi storici del ponte, risalenti ai primi del ‘900. Gli elementi, completamente recuperati e riportati al loro aspetto originario attraverso un meticoloso intervento di conservazione, sono stati nuovamente posizionati sulla struttura. Le unioni chiodate originali sono state preservate, mentre ogni componente danneggiata è stata ricomposta secondo criteri di tutela e autenticità. Il colore attuale degli arconi è stato definito grazie a saggi stratigrafici eseguiti durante le attività di restauro. L’opera, insieme a un nuovo impianto di illuminazione, a un riassetto delle aree verdi e a una rotatoria adiacente, contribuirà a valorizzare il ponte non solo come infrastruttura, ma come luogo simbolico di memoria e spiritualità.

“La realizzazione di questo ponte, e di fronte la statua di San Francesco, è un simbolo di straordinaria grandezza che si colloca alla fine del Giubileo”, ha spiegato il cardinale Baldassarre Reina. “Ci stiamo impegnando perché rimangano dei segni di San Francesco – ha spiegato il presidente del comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, Davide Rondoni -. L’industria nasce dove si ama la realtà, e San Francesco ha portato questo modo di amare la realtà che è un amore che non possiede. Stiamo preparando una decina di statue nuove di grandi artisti italiani che verranno posti in tanti luoghi simbolici del Paese, e questa è la prima”, ha concluso Rondoni. “Il completamento delle operazioni di restauro e riposizionamento degli arconi rappresenta un passaggio fondamentale nel recupero del Ponte dell’Industria – ha affermato l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme -. Anas ha lavorato con la massima attenzione tecnico-scientifica per restituire alla città un’opera storica valorizzata e pienamente integrata con gli standard di sicurezza e funzionalità richiesti oggi. L’intitolazione a San Francesco d’Assisi aggiunge un significativo valore simbolico a un’infrastruttura che torna a essere pienamente fruibile per cittadini e pellegrini. Proseguiremo il nostro impegno, in collaborazione con le Istituzioni, per completare nei tempi previsti gli interventi del Giubileo, contribuendo a migliorare la mobilità e la qualità dello spazio urbano di Roma”, ha concluso Gemme.

Il Ponte dell’Industria era stato gravemente danneggiato da un incendio nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2021, che aveva compromesso la sua struttura, il ponte ha avviato un lungo percorso di consolidamento e restauro. Grazie a un progetto complesso e innovativo, è stata realizzata una nuova impalcatura in acciaio, più ampia, sicura e conforme alle norme sismiche attuali, salvaguardando le sottostrutture originali del 1863, tra cui gli storici arconi. Questi ultimi sono stati oggetto di un intervento di restauro che ha previsto il trattamento manuale di circa 2.000 metri quadrati di superfici con un sistema anticorrosivo per il quale sono stati utilizzati 1.300 litri di vernice specializzata. Il loro riposizionamento, eseguito mediante due autogrù da 400 e 250 tonnellate, ha consentito di collocarli tra la trave reticolare e la passerella pedonale su un sistema di travi e isolatori elastomerici predisposto nei giorni precedenti. Oggi gli arconi mantengono esclusivamente un valore storico e architettonico, senza più assolvere funzioni strutturali nel nuovo impalcato. Il ponte è tornato in funzione il 20 marzo 2025, riaprendo alla circolazione veicolare, pedonale e ciclabile, con la possibilità di far transitare anche mezzi del trasporto pubblico locale.

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