Categorie: Economia urbana

Lazio: Camilli, “serve tetto costi energia, 16% imprese ha fermato la produzione”

"Mentre un altro 30% rischia di fermarsi nei prossimi mesi", ha detto il presidente regionale degli industriali

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La più grande preoccupazione per il sistema delle imprese d’Italia e del Lazio in questo periodo storico “è l’aumento dei costi dell’energia, del gas e dell’energia elettrica collegata al prezzo del gas”. Lo ha sottolineato intervenuto a Coffee Break su La7 il presidente di Unindustria Angelo Camilli. “Per il sistema delle imprese sta diventando insostenibile. Abbiamo stime secondo le quali circa il 16 per cento delle imprese già in questo momento ha fermato la produzione o sta lavorando a singhiozzo, un altro 30 per cento rischia di fermarsi nei prossimi mesi”, è l’allarme del presidente degli industriali del Lazio.

“Abbiamo avuto degli aumenti di costi dell’energia di 6-7 volte nell’arco di un anno, così come del costo del gas cresciuto di 10 volte”, ha ricordato Camilli. “Il settore manufatturiero, in particolare, subisce costi insostenibili e la situazione è preoccupante”.

Il presidente di Unindustria ha chiesto “dei provvedimenti che mirino a modificare strutturalmente l’approvvigionamento di energia elettrica, ma chiediamo anche dei provvedimenti a brevissimo termine per dare respiro alle imprese: uno dei questi sarebbe quello di dare un tetto al prezzo dell’energia. Questo forse riuscirebbe a limitare l’aspetto speculativo che sta giocando un ruolo molto importante. Non dimentichiamo che questo aumento è nato prima dello scoppio della guerra, e che il conflitto lo ha acutizzato”.

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