Anagrafe dei senza dimora a Roma, la Croce Rossa: non ci rassegnamo alla povertà

Oltre 3000 persone senza fissa dimora registrate negli ‘albi’ messi a disposizione di Roma Capitale. Un’equiparazione con i diritti delle persone che hanno una dimora che ha rivendicato con orgoglio Laura Baldassarre, l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale. “Si tratta di autentici invisibili che oggi godono degli stessi diritti delle altre persone. Potranno finalmente accedere ai servizi di cui erano stati sempre privati – spiega la Baldassarre – Invito a evitare falsi allarmismi che impediscono di comprendere la portata della nostra riforma. Non si lucra sulla pelle delle persone.”

Ma cosa ne pensano quelle realtà che tutti i giorni sono impegnati ad aiutare chi una dimora non ce l’ha e vive disagi sociali di ogni genere?

Radiocolonna ha contattato la Croce Rossa di Roma che ha fornito una risposta molto articolata e interessante.

“Speriamo che il problema si risolva e soprattutto che si riescano a intercettare quante più persone possibili, questi dati sembrano confortanti ma non bastano – spiega la CRI romana – per quanto ci riguarda siamo come sempre disponibili a collaborare con le istituzioni, augurandoci ovviamente che a Roma si risolva il problema dell’iscrizione anagrafica ma si risolva anche il problema dell’aumento di chi vive per strada e in condizioni di estrema precarietà.” Un numero in costante crescita che, precisa la Croce Rossa, aumenta anche i rischi legati alla sicurezza.

“Rassegnarsi a convivere con le povertà e con il disagio economico sociale più estremo non dovrebbe far parte del nostro vivere civile. Per quanto ci riguarda siamo quotidianamente impegnati con i nostri volontari nell’aiuto e nella solidarietà che per noi significa fare anche progetti di inclusione sociale  -prosegue – siamo sicuri che abbassare i toni delle polemiche e mettersi tutti a lavorare per cercare soluzioni sia la strada migliore.”